Sommario

Abbinare i colori delle pareti è assai complicato. Se pensi di cavartela con soli bianchi, neri e grigi, beh ci spiace ma ti dobbiamo proprio contraddire! Scegliere le tonalità adatte alle varie stanze è difficile per svariate ragioni. In primo luogo, non è un’attività a sé, bensì impone lo studio del quadro d’insieme generale. L’approccio è multidisciplinare e sfaccettato. È utile anche essere un po’ artisti, così da individuare la soluzione più indicata e dare sfoggio di creatività. 

Abbinare i colori delle pareti: gli elementi chiave da analizzare

Gli elementi chiave da analizzare sono:

  • lo stile;
  • il gusto personale;
  • gli arredi (da acquistare o già in possesso);
  • la luminosità dell’ambiente. 

E qui, te lo diciamo apertamente, abbiamo cercato di essere quanto più sintetici. Nella individuazione della tonalità c’è puntualmente il momento critico in cui ripetutamente ti domandi da dove cominciare. Più che lecito, se effettivamente sei titubante nello stabilire quale personalità dovrà proiettare il tuo interno. Ed eccoci ad una grande verità, forse in grado di far crollare il castello di certezze che ti eri costruito. Non esiste il “colore giusto” per una zona. Invece esistono una serie di possibilità, atte a definire un mood e a scongiurarne altri. Hai presente quando entri in una stanza e ti senti travolgere da un’ondata di emozioni? Ecco. 

Non “diamo i numeri”

Nell’abbinare i colori delle pareti, nessuno può dare codici senza prima aver esaminato l’immobile. Le nuance vanno pensate, analizzate e, naturalmente, testate nel tuo ambiente. Il colore è un’intenzione. È una parte del progetto e, insieme agli altri elementi (già enunciati sopra) rientra nel “pacchetto”.

Un errore altrettanto comune è di sottostimare numerosi fattori prima di individuare “la” tinta; o supporre che il grigio sia un po’ come il prezzemolo, ossia stia bene ovunque. La scarsa informazione porterà a immaginare un design senza un preciso obiettivo. La gamma di palette è un aspetto cruciale nell’interior design ed è davvero facile commettere errori. Può ripercuotersi sullo stile. 

Abbinare i colori delle pareti: si inizia col bianco

Per partire col piede giusto, nella valutazione della tinta il bianco è un must. Dopo aver definito il tuo pavimento, sulla base delle caratteristiche desiderate, inizia ad arredare, lasciando le pareti bianche. Così facendo, “proverai” lo spazio e un po’ alla volta aggiungerai i tasselli, senza sbagliare. Non fraintendiamoci: non vogliamo dire che un’abitazione debba essere totalmente bianca, anzi. Persino due differenti gradazioni di bianco si sposano male una accanto all’altro…

Il bianco ti dà modo di accertare che la tua idea funzioni. Prima di adoperarti nell’abbinare i colori delle pareti fai un passo indietro. Chiediti se l’arredamento immaginato ti piaccia. Il bianco può aiutarti a non fare il passo più lungo della gamba. Identico discorso per i colori neutri. Si tratta delle nuance che sorreggono l’intero schema cromatico di un interno, dandogli un’armonia più diffusa e leggibile. Applicare diverse sfumature di un’unica soluzione è una metodologia armoniosa di rompere la monotonia senza allontanarsi troppo dall’obiettivo prefissato. Del resto non te l’ha prescritto il dottore di avere una tinta accesa in casa!

Bilanciamento dei toni

Nella pianificazione di un ambiente sarebbe sempre opportuno rispettare il cosiddetto bilanciamento dei toni. Associare un colore ad uno neutro, tipo il grigio oppure il bianco, riduce la vivacità, alternandone la sfumatura. I neutri consentono di “attenuare” il colpo d’occhio generale e destare effetti più sottili. 

Colorazioni calde e fredde si armonizzano e creano un interessante unicum. Molto più di ripetere la scelta cromatica all’infinito! Le tonalità, soprattutto quelle scure, sono uno strumento davvero forte. Consentono di modificare totalmente lo spazio, rendendolo dinamico e magari semplicemente più contrastato. 

La parete di accento

Only the brave. È il motto di un noto quiz televisivo, ma è pure adattabile al nostro contesto. Solo i coraggiosi hanno la capacità di compiere il salto di qualità, di sfogare l’istinto creativo tramite l’aggiunta di un accento personale. Talvolta va bene puntare su una palette semplice, ma spesso non è così. In genere conviene attribuire un colore ad una parete fondamentale; quella in cui c’è qualcosa di particolare, ad esempio la tv o un mobile caratteristico. È una soluzione per catalizzare l’attenzione verso un punto interessante o a discapito di altri. Integrare una parete di accento aiuta a variare uno schema ripetuto e a trasmettere dinamismo e delineare prospettive inedite. 

Abbinare i colori delle pareti: come distinguere la fantasia dalla realtà

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