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Come fare un cappotto termico in polistirolo in facciata

 

Il cappotto termico rappresenta la soluzione più efficiente ed efficace per effettuare correzioni di tipo termico sulle chiusure opache di un involucro termico, sia esso esistente sia di nuova edificazione.

Si tratta di una tecnica che consiste nella posa in opera di pannelli termo-isolanti che vanno a totale chiusura dell’intera superficie disperdente dell’edificio, comprendendo con questo termine tutte le chiusure opache verticali (pareti).

L’applicazione del cappotto termico in facciata avviene nella sua parte esterna e, come abbiamo già detto, la si può effettuare sia su edifici esistenti sia su manufatti edilizi di nuova costruzione.
Il cappotto termico viene preferito ad altri tipi di soluzione coibentante perché consente di correggere in modo sicuro anche le dispersioni termiche dell’edificio dovute alla presenza di ponti termici sia di tipo geometrico sia di tipo strutturale.
Un solo materiale, quindi, assicura un risultato omogeneo in termini di trasmittenza termica globale raggiunta dopo l’intervento.

Come fare un cappotto termico

Procediamo con ordine e vediamo, passo passo, come fare un cappotto termico in facciata a regola d’arte.

Prima di tutto è necessario conoscere il valore di dispersione termica (trasmittenza termica) della parete (facciata) che costituisce il dato da cui partire per indirizzare la correzione mediante posa in opera di cappotto termico.
Conosciuto il valore di trasmittenza termica della parete, devi calcolare di quanto vuoi -e devi per normativa vigente- abbatterlo, cioè ridurlo, fino a riportarlo entro valori limite di legge o anche al di sotto.
Quindi, è necessario individuare il materiale isolante più performante o che, comunque, meglio faccia al caso tuo e, con appositi calcoli, verificare lo spessore che ti occorre ed a quale densità del pannello, esso, corrisponda.

Un ottimo materiale isolante per fare il cappotto termico, per il vantaggioso rapporto qualità prezzo, costando anche meno di 1 euro al metro quadrato e presentando valori di conducibilità termica tra i più bassi in assoluto (possono arrivare a diversi decine di punti sotto lo zero) tra i materiali isolanti commercialmente impiegati, è il polistirene, altrimenti detto polistirolo.

Questo materiale, di derivazione chimica, è un polimero dello stirene che si trova nelle due forme: polistirene espanso e polistirene estruso.
Il primo è indicato con la sigla EPS, con XPS il secondo.
Si tratta di una tipologia di materiale che, per la sua enorme versatilità, trova largo impiego in molti settori ed ambiti, non solo in edilizia, dove assume un ruolo principe come materiale isolante termo-acustico.

Il polistirolo, o polistirene, è commercializzato in pannelli con caratteristiche fisico-chimiche molto diverse per soddisfare qualsiasi esigenza di tipo termo-acustico, ma anche di portanza, se impiegati nelle chiusure opache orizzontali come i solai calpestabili.
Praticamente tutti i cantieri edili hanno, stipati da qualche parte, pannelli di polistirene pronti all’uso, che hanno dalla loro anche il vantaggio di essere leggeri, imputrescibili, inalterabili da parte di microorganismi biologici e sostanze chimiche di varia natura ed atossici.

Individuate le caratteristiche fisico-chimiche del pannello di polistirolo, vediamo come procedere per la sua posa in opera secondo manuale.

Innanzitutto, devi preparare la facciata, portandola al grezzo come se dovessi effettuare nuovo intonaco e dal basso devi posizionare i profili di partenza cui i pannelli sono dotati.
A questo punto, puoi iniziare con l’operazione di incollaggio dei singoli pannelli, che deve avvenire partendo dal basso verso l’alto, in modo sfalsato verticalmente.

Il collante da utilizzare per fare il cappotto termico è venduto insieme ai pannelli e deve essere applicato lungo tutto il perimetro, per uno spessore minimo di 5 cm, assicurandoti che la superficie di contatto sia almeno il 40% di quella totale.

Una volta che i pannelli sono stati posati in opera, devi procedere a fissarli ulteriormente mediante appositi tasselli , che devono essere 6 per ogni metro quadrato di pannello.

Generalmente si lavora posizionandone uno al centro e gli altri ad ogni punto di intersezione pannello-pannello, ma per questo è bene verificare cosa dicono le schede tecniche del materiale.
Terminata la posa in opera dei pannelli del cappotto termico, esegui una doppia rasatura con armatura interposta e termina con un rivestimento murale o un’idropittura classica al quarzo.