L’utilizzo di controsoffitti  all’interno delle case era già diffuso nelle abitazioni più vecchie di 40 anni fa. Mentre un tempo venivano realizzati con tela di sacco opportunamente tesa su telai di legno, oggi invece grazie all’avvento di nuove tecniche, ci sono dei sistemi molto più pratici e soprattutto duraturi. I vecchi sistemi di una volta, richiedevano un grande dispendio in termini di tempo e con risultati poco soddisfacenti. Infatti bastava un qualsiasi spiffero di vento proveniente da qualche buco negli intonaci esterni per gonfiare la tela costringendo le persone che vivevano in quella casa, a trovare una soluzione temporanea per tamponare il problema.

Con il passare del tempo, l’evoluzione ha contribuito alla realizzazione di pannelli in cartongesso di ultima generazione, molto resistenti, ignifughi, perfettamente levigati, prefiniti ed ideali non solo per creare un controsoffitto elegante e stabile ma ideale per risolvere problemi di isolamento termico acustico. In genere, si decide di optare per delle controsoffittature in cartongesso non solo per fini decorativi (per nascondere eventuali imperfezioni del soffitto), ma risulta molto utile anche per risolvere problemi di spazio.

La tecnica che viene impiegata oggi come oggi per realizzare controsoffittature in cartongesso offre numerosi vantaggi:

  • facilità di posa e velocità di esecuzione dei lavori;
  • eventuale montaggio in fai da te;
  • pulizia nella zona di cantiere;
  • leggerezza delle strutture;
  • possibilità di rimozione dell’intervento in caso di variazioni delle necessità abitative;
  • capacità di mascherare gli impianti e alcuni difetti di costruzione.

Come realizzare un controsoffitto in cartongesso

Nel momento in cui si progetta una controsoffittatura, la prima cosa da tenere in considerazione è l’altezza del vano. Ci sono, infatti, delle altezze minime per gli ambienti abitabili che vanno assolutamente rispettate. In genere per corridoi e disimpegni l’altezza minima è pari a 2,40 m e 2,70 m per gli altri ambienti. Inoltre, come in ogni controsoffittatura, deve essere chiaro fin da subito il punto dove vanno contenute le canalizzazioni impiantistiche. Dopo aver stabilito ciò, si può procedere alla realizzazione del controsoffitto.

Per creare una struttura uniforme, l’intelaiatura viene realizzata con delle aste di alluminio ad “elle” in modo da formare una griglia dove vengono avvitati di volta in volta i vari pannelli. Dopo aver fissato con viti di una lunghezza di circa cinque centimetri le aste di alluminio ai quattro angoli della stanza, e con intermezzi in orizzontale ed in verticale dando vita ad una griglia, è quindi possibile applicare i pannelli in cartongesso.

Ultimata la posa di tutti i pannelli non resta che utilizzare la garza plastificata che serve per coprire le giunture che si creano tra i vari pannelli. La garza va applicata a mezzo di collante, successivamente, non appena essiccata va intonacata con stucco per pareti fino a coprirla del tutto. Una volta fatto ciò, va lasciata asciugare e carteggiata a mano o con una levigatrice orbitale che velocemente contribuisce a levigare la superficie dei pannelli in cartongesso. Infine per completare l’opera di costruzione di un controsoffitto in cartongesso, viene utilizzato un isolante specifico per questa tipologia di pannelli e una o più mani di pittura murale.