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Uno degli attrezzi elettrici più utilizzati da chi deve condurre lavori professionali od a scopo hobbistico è di sicuro l’avvitatore. Un macchinario adatto a molteplici scopi, e che semplifica la vita in tanti casi. Vediamo le specifiche di questo oggetto con anche alcuni modelli e prezzi.

 

Cos’è un avvitatore?

L’avvitatore è un macchinario volto a svolgere una funzione di avvitatura e svitatura di viti. Lo si può considerare come un giravite motorizzato. Agisce su diversi supporti: legno, ferro, cemento, cartongesso e anche terreno. Per la sua conformazione può somigliare ad un trapano. La differenza sta nel fatto che i trapani sono atti a creare buchi, mentre gli avvitatori ad avvitare viti per fissare supporti.

È uno strumento che possiede un riduttore di velocità, che aumenta e diminuisce quest’ultima a seconda della necessità. Aumentando i giri dell’utensile se ne incrementa la potenza, diminuendo invece se ne riduce la pressione e velocità applicata alla vite. In genere le velocità più basse occorrono per avvitare, mentre quelle più alte per compiere delle forature.

Alcuni modelli possiedono un tasto analogico per il riduttore, in questo caso la velocità del mandrino varia in base alla pressione applicata. Altra caratteristica dell’avvitatore è quella di poter invertire il senso di rotazione per svitare la vite. Esistono diversi tipi di avvitatori, in base all’alimentazione del motore. Tra i più utilizzati quelli elettrici, ad aria compressa o a batteria.

 

A cosa serve un avvitatore?

Come già accennato, la funzione primaria di un avvitatore è appunto quella di avvitare le viti per fissare supporti, ma non solo. Questi possono, ovviamente, anche svitarle invertendo il senso di rotazione. Generalmente è possibile cambiarlo grazie a due tasti posti ai lati dell’avvitatore. Il tasto addetto a questa funzione è – nella maggior parte di questi utensili – quello alla sinistra.

Oltre alla sua primaria funzione, l’avvitatore può fungere, anche se in minima parte, da trapano per compiere piccoli fori. Non è possibile però sostituirlo per elaborare fori più grandi poiché non ne possiede la potenza necessaria e potrebbe surriscaldarsi eccessivamente, bruciando nel peggiore dei casi il motorino.

Gli avvitatori ad aria compressa sono invece utilizzati per i lavori più gravosi. Sono strumenti generalmente usati da meccanici o gommisti per fissare i bulloni delle ruote. Questi seguono un sistema ad “impulsi” e sono alimentati da un compressore. Sono chiamati così perché non seguono un movimento, ma battono colpi che mettono in rotazione un dato inserto.

L’avvitatore a batteria è dotato appunto di un’alimentazione a batteria. Questa verrà caricata separatamente, spesso avendo la possibilità di averne una seconda da rimpiazzare. È una delle soluzioni più comuni tra i professionisti, data la sua versatilità. 

Il modello elettrico è ricaricabile invece a corrente, proprio come un cellulare od un computer. Questo è utilizzato spesso per lavori di tipo hobbistico e non troppo pesanti, come ad esempio avvitatura di viti per cassetti, mobili o piccoli supporti.

 

Quali sono i migliori modelli tra cui scegliere?

In base alla funzione che dovrà svolgere, ogni avvitatore è adatto alla specifica esigenza. Ognuno dei prodotti sopracitati ha una specifica destinazione ed è bene comprendere quale è quello adatto allo scopo richiesto.

Per lavori professionali e più importanti, di sicuro il modello più adatto è quello a batteria. Spesso ottimi avvitatori a batteria sono dotati di una seconda batteria che permette – per lavori più lunghi – di ricaricare quella scarica senza fermare l’operato.

Avvitatori ad aria compressa, come accennato, sono adatti a lavori più gravosi. Questi non possiedono un mandrino, ma di un attacco quadro per chiavi a bussola. Vale a dire che danno impulsi a seconda della pressione. I modelli lineari svolgono invece un lavoro differente: essi hanno una girante che da un moto rotativo approssimativamente costante. Vengono infatti impiegati come fossero dei comuni avvitatori a batteria.

Gli avvitatori elettrici sono utensili che vengono spesso impiegati per lavori minori. Ma ne esistono diversi tipi che garantiscono comunque una certa potenza.

 

Le migliori marche di avvitatori

Esistono tanti ottimi prodotti fabbricati da aziende top del settore, oppure strumenti medio-alti comunque buoni per lavori minori. Vediamone qualcuna.

Brand top per professionisti:

  • Bosch (linea Professional);
  • DeWalt;
  • Hikoki (ex Hitachi Koki);
  • Milwaukee;
  • Makita.

Brand per strumenti semi-professionali:

  • Einhell;
  • Black & Decker;
  • Valex;
  • Tacklife;
  • Stanley.

Ognuno di questi marchi ha vasta scelta di ogni tipo di avvitatore, per diversi tipi di budget ed esigenze.

 

Prezzo medio per un buon avvitatore

Di sicuro, il prezzo per un buon avvitatore semi professionale (quindi per svolgere lavori di vario genere che non si limitino alla semplice avvitatura di mobili e cassetti), è un investimento di lunga durata.

Tra i vari modelli sopra descritti, tra quelli semi-professionali ne ritroviamo alcuni – ottimi – con prezzi che variano dai 90 ai 180 euro. Per un eccellente prodotto professionale, invece, il costo salirà ad almeno 350-400 euro.

Ogni prodotto ha comunque un suo set a disposizione ed una garanzia che permetterà di renderlo in caso di malfunzionamento.