Il permesso di costruire è un documento essenziale per svolgere tutta una serie di lavori, e ci si potrebbe chiedere se la richiesta di autorizzazione possa provenire anche dal comodatario.

Il contratto di comodato d’uso, infatti, spesso viene equiparato all’affitto e dà al comodatario tutta una serie di diritti, che potranno spesso renderlo molto “potente” sotto diversi punti di vista.

Per rispondere a questo quesito è di recente intervenuto il Tar Veneto, sezione II, con la sentenza 20 marzo 2019, numero 341.

Permesso di costruire, che cosa accade con il comodato d’uso

In molti casi si stipula un contratto di comodato d’uso di un immobile per dare la possibilità anche a chi sia vicino al proprietario di utilizzare legalmente un appartamento o un altro tipo di bene reale.

Tuttavia, ci si potrebbe chiedere se il comodatario possa avere anche il diritto di richiedere un permesso di costruire, un atto che consente di effettuare comunque degli interventi anche particolarmente ingenti sugli immobili.

A riguardo il Tar specifica come per il secondo comma dell’art. 11 DPR 380/2001, “Il permesso di costruire è trasferibile, insieme all’immobile, ai successori o aventi causa”.

La giurisprudenza amministrativa ha ritenuto spesso questo tipo di indicazione come in grado di legittimare anche il comodatario a richiedere il permesso di costruire.

La richiesta potrà essere legittimata nel caso in cui il proprietario abbia espressamente autorizzato la realizzazione delle opere per il quale il comodatario stia richiedendo il permesso stesso.

Appurato tale elemento non ci saranno problemi.