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Il permesso di costruire potrebbe essere sottoposto a particolari condizioni da parte dell’Amministrazione Pubblica? In relazione a tale fattispecie è recentemente intervenuto il Consiglio di Stato, con la sentenza 2366 del 2018, che afferma alcuni principi importanti.

Permesso di costruire, l’esame del caso concreto

Il Consiglio di Stato si è occupato di un caso concreto grazie al quale ha potuto deliberare le indicazioni in merito al permesso di costruire.

In particolare, nella situazione pratica, una società si era occupata di richiedere un permesso di costruire per la realizzazione di un’autorimessa che avesse cinque livelli interrati.

Il Comune aveva rilasciato il relativo permesso di costruire, ma aveva indicato come, prima dell’avvio dei lavori, fosse realizzata una relazione univoca in merito alla fattibilità dell’intervento dal punto di vista strutturale, la quale doveva anche essere concordata con i condomini confinanti.

La società aveva fatto ricorso al TAR e aveva ricevuto risposta positiva, e la decisione è stata successivamente confermata anche dal Consiglio di Stato.

Permesso di Costruire, perché non si prevedono condizioni

Per il Consiglio di Stato, il permesso di costruire ha la natura di atto di accertamento costitutivo, e non può avere un carattere negoziale.

Per questo motivo non può essere subordinato a condizioni particolari: nel momento in cui sarà stata accertata la conformità delle opere rispetto alla disciplina urbanistica, sarà possibile rilasciare immediatamente il permesso, il quale sarà da considerarsi subito operativo.

L’unico caso nel quale si possa ammettere una condizione è quello nel quale il permesso dovrà  essere subordinato all’acquisizione di un atto da un’altra Amministrazione.