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Idropittura a calce: cos’è

L’idropittura a calce è uno dei sistemi di finitura muraria più antichi e conosciuti: si tratta di una pittura minerale, costituita in prevalenza da calce, borace, caseina e terre naturali. Sin dall’antichità, veniva utilizzata come base per le “tinte” in esterno, a differenza di altri leganti naturali (come il silicato puro, gli oli e le caseine) o sintetici (come acrilici e vinilici).

Questa pittura rappresenta una delle prime forme di tinteggiatura usata per gli edifici architettonici e che ancora oggi le sue peculiarità, la rendono un materiale qualitativamente ottimo e in molti casi preferibile alle più recenti pitture di origine sintetica.

Il processo produttivo della pittura a calce richiede un minore consumo di energia rispetto a quello necessario per la produzione di leganti tradizionali; inoltre durante tale processo, la calce assorbe il 100% dell’anidride carbonica liberata in atmosfera durante la trasformazione del calcare in ossido di calcio.

 

Caratteristiche

Si tratta di un tipo di pittura prodotta esclusivamente con ingredienti di origine naturale, è inodore, non contiene nessun elemento tossico, non emana esalazioni pericolose e non comporta alcun rischio per la salute, assicurando ambienti più salubri ed un maggior benessere psicofisico. Tra le caratteristiche principali bisogna ricordare che è altamente traspirante e resistente agli sbalzi termici, e costituisce quindi un ottimo isolante termico.

La sua grande traspirabilità favorisce inoltre il naturale passaggio del vapore acqueo nelle murature, prevenendo i classici fenomeni di degrado legati all’umidità, come la formazione di muffe e l’eventuale distacco della coltre pittorica.  Inoltre, l’elevato ph della calce fa di questo materiale un biocida naturale resistente a muffe e parassiti.

 

Principali usi

L’idropittura a calca è adatta sia agli ambienti interni che esterni e la sua notevole resa estetica, la rende particolarmente indicata per la ristrutturazione di edifici storici e di pregio. Con la calce è possibile conferire alle superfici le tipiche ombreggiature vibranti delle antiche lavorazioni e realizzare finiture dai colori vellutati, caldi e confortevoli.

L’idropittura a calce è ideale per tutti i tipi di supporto, ma si adatta più facilmente a superfici porose come laterizi, pietre e intonaci a calce. Bisogna invece evitare di impiegarla in presenza di superfici metalliche, legno, o a base di silicato di potassio.

Per applicarla è sufficiente diluirla con acqua e distribuirla sulla parete, avendo cura di livellarla in modo omogeneo con una spatola o un rullo. Per ottenere un miglior risultato su intonaco fresco, sono consigliabili tre mani di pittura, mentre su intonaco vecchio vanno bene anche due mani. Con l’aggiunta di pigmenti minerali e terre è inoltre possibile ottenere una vasta gamma di tinte naturali.

 

Vantaggi

  • E’ una pittura impermeabile all’acqua, resistente all’umidità: è particolarmente consigliata nelle stanze umide.
  • Lascia respirare i muri: evita la condensazione.
  • Ha grandi proprietà fungicida e battericida.
  • Presenta una durata notevole sulla parete.

 

Svantaggi

L’unico difetto imputabile alla tinteggiatura a calce è probabilmente la scarsa impermeabilità: se viene confrontata con altre tipologie di pittura presenti sul mercato infatti, la sua resistenza all’acqua risulta più ridotta. Per questo motivo è sconsigliato l’utilizzo in caso di superfici frequentemente soggette alle intemperie.