Sommario

I materiali produttivi per l’edilizia possono essere considerati da molti come tutti uguali ma in realtà ognuno di essi ha il proprio settore di impiego e può essere utilizzato al meglio per determinate lavorazioni. Questo è vero anche per la calce, un “ingrediente” utilizzato per realizzare opere di diverso tipo e capace di rivelarsi anche piuttosto versatile.

In particolare, la calce si può definire come un materiale presente in diversi settori, non solo quello edile ma anche quello siderurgico, chimico e addirittura la si può trovare nell’allevamento del pollame e nell’agricoltura. Tuttavia, sicuramente, l’utilizzo più diffuso della calce è quello che si riscontra nell’edilizia. Il settore edile, infatti, ha beneficiato sin dall’antichità delle caratteristiche della calce, come sono stati in grado di testimoniare i tanti reperti archeologici che hanno consentito di individuare l’uso della calce, spesso mescolata con la sabbia, in moltissime civiltà.

Che cos’è la calce?

Per poter definire la calce è necessario individuare quali siano gli elementi che la compongono. La calce, infatti, viene formata grazie all’ottenimento dell’ossido di calcio il quale, a sua volta, viene costituito grazie alla calcinazione del calcare. Questa viene chiamata calce viva la quale può diventare la così detta calce spenta nel momento in cui venga fatta reagire mediante l’aggiunta di acqua. La calce spenta viene, quindi, a costituirsi come una sospensione in acqua dell’idrossido di calcio.

La calce, quindi, in generale è una sostanza legante che viene utilizzata per le malte nel settore edilizio e oltre alla calce viva e a quella spenta si possono individuare anche altre tipologie di questa sostanza, come la calce grassa, che viene ricavata da tipi di calcare molto puri, la calce idrata, che viene realizzata mediante l’aggiunta di più acqua rispetto alla semplice calce spenta, e la calce idrata, che ha un’ottima resa a livello di presa anche sott’acqua.

La Storia della calce

Come si è già accennato, la calce non nasce nell’epoca moderna, ma, invece, si afferma sin dall’antichità come sostanza utilizzata per diversi scopi, primo fra tutti quello di tipo edilizio. Già durante la Preistoria iniziarono ad essere utilizzate sostanze simili alla calce attuale, soprattutto come elemento per supportare la realizzazione di affreschi di tipo decorativo. Il primo esempio di questo tipo risale addirittura al 9000 a.C.

Anche nell’Antico Egitto veniva utilizzata una mescolanza che vedeva la presenza di calce, spesso impiegata come supporto per i murales e per le pitture che venivano realizzate nella parte esteriore e all’interno degli edifici dell’epoca. Anche in questo caso si hanno conferme legate a tale utilizzo grazie ai ritrovamenti archeolgici. I più moderni Romani utilizzarono spesso la calce aerea per le costruzioni edilizie, non avendo invece a disposizione quella che è attualmente conosciuta come calce idrata. Via via, nelle epoche sempre più moderne, passando dal Medioevo sino al 1900, la calce venne sempre più utilizzata e vennero scoperte nuove modalità per il suo impiego nelle malte.

Nei tempi più moderni si è cercato più volte di abbandonare l’uso della calce per fare spazio a materiali sintetici e, apparentemente, di resa migliore. Tuttavia, è stato necessario, alla fine, “tornare alle origini” in quanto la calce, oltre ad avere caratteristiche ineguagliabili, è oggi ritenuta anche particolarmente adatta alla bioedilizia.

La calce, tipologie e composizione

Si è già potuto vedere come non esista un solo tipo di calce e come questo elemento legante per l’edilizia possa avere composizioni differenti, che lo renderanno adatto anche a diverse lavorazioni e ad impieghi che potrebbero non essere immaginabili. Si può indicare come esistano diversi tipi di calce, che possono in primo luogo essere divisi in due grandi categorie, quella della calce aerea e quella della calce idrata o idraulica. La prima riuscirà ad indurirsi solo a contatto con l’aria, mentre la seconda non solo si rassoderà anche sott’acqua, ma sarà molto resistente proprio a questa.

La calce aerea può,  a sua volta, essere catalogata in due categorie:

  • La calce viva in zolle;
  • La calce viva magnesiaca in zolle;

La calce viva in zolle è composta da solo ossido di calcio, mentre la calce magnesiaca vede una composizione a base di ossido di calcio e di magnesio, che potranno avere proporzioni variabili a seconda del tipo di preparazione. La calce idrata viene anche chiamata calce spenta e può derivare sia dalla calce viva in zolle sia da quella magnesiaca. In questo caso si parlerà di una calce idrata magnesiaca. Essa, a sua volta, può essere classificata in due grandi gruppi:

  • Fiore di calce, che avrà un contenuto di idrossido di calcio e anche di magnesio che supererà il 91%;
  • Calce idrata da costruzione, che avrà un contenuto di idrossido di calcio e di magnesio che supererà l’82%;

Oltre a queste composizioni si possono avere anche altre forme di calce, che prenderanno nomi differenti come i seguenti:

  • Grassello;
  • Calce idraulica classica, che viene spesso utilizzata per effettuare lavori di restauro;
  • Calce idraulica commerciale (chiamata anche cementino) che viene realizzata mediante l’unione di un 10% circa di cemento portland e un 90% circa di calcare;

I principali usi della calce

Come si è visto la calce può essere utilizzata davvero in lavorazioni molto diverse tra di loro. Sicuramente l’industria e l’edilizia sono i settori nei quali, storicamente, la calce è stata maggiormente impiegata nelle sue diverse formulazioni. Tuttavia, se nell’antichità la calce era essenzialmente un materiale che non si notava al di fuori delle attività di costruzione e decorazione, oggi la calce viene utilizzata anche in molti altri ambiti.

Ad esempio, uno dei settori più innovativi nei quali viene impiegata la calce è quello ambientale, per il quale questo materiale viene usato per il trattamento dell’aria, dell’acqua potabile e anche dei rifiuti solidi; la calce, infatti, vede un uso a livello depurativo che è molto apprezzato anche nel settore dell’industria alimentare. Allo stesso modo, si potrà notare un utilizzo della calce nella siderurgia, nella quale la calce si impiega allo scopo di rimuovere le impurità dall’acciaio.

Inoltre, sempre pensando all’edilizia non bisogna trascurare l’uso della calce con lo scopo di stabilizzare il manto stradale oppure per la costruzione di quelle che sono parti fondamentali di strutture resistenti come le dighe e gli aeroporti.  Per questo la calce può essere davvero indicata come un materiale non solo resistente e utile, ma anche particolarmente versatile grazie ai suoi tanti impieghi concreti.

Alcuni esempi pratici di utilizzo della calce

Dopo aver individuato in linea teorica quali possano essere gli utilizzi della calce, si potrà fare qualche esempio in merito all’uso concreto di questo materiale nei diversi settori e in differenti ambiti, sia per quanto riguarda la calce viva, sia in relazione all’utilizzo della calce spenta.

La calce viva può essere utilizzata per il trattamento delle acque, in modo da ridurre la loro acidità, nella produzione della carta, come elemento per dissolvere le fibre di legno, nell’allevamento del pollame, così da far aumentare la durezza del guscio delle uova, e non solo. La calce viva si usa anche in agricoltura, per andare a correggere l’acidità dei terreni, per la disinfezione degli ambienti e per la depurazione in generale.

La calce spenta, invece, viene utilizzata per la conciatura delle pelli, per trattare le acque che saranno utilizzate nell’industria alimentare, per costruire (soprattutto quando sia unita alla sabbia), per realizzare dei rivestimenti impermeabili e anche nell’industria farmaceutica, ad esempio per arrivare a preparare i sali di magnesio e di calcio. Il tutto con un solo tipo di sostanza che, pur essendo da trattare con le necessarie cautele, soprattutto nella forma della calce viva, diventa essenziale per moltissimi settori sia della produzione sia legati all’ambiente e alla cura della persona.

I prezzi della calce

Viene scelta come materiale per le produzioni più disparate anche per i suoi prezzi concorrenziali rispetto ad altre sostanze di base. Infatti, sia nella sua forma più grezza, sia nel momento in cui sia unita ad altre sostanze, la calce consente di realizzare lavorazioni estese ad un costo contenuto.

La calce pura, che si potrà utilizzare come elemento base e come legante, potrà costare circa 7 euro per un sacco da 50 kg e con proporzioni diverse a seconda della quantità acquistata. Nel caso in cui si voglia della malta che contenga già della calce e del cemento, per un sacco da 50 kg si andranno a spendere circa 4 euro, mentre per quanto riguarda l’acquisto di un intonaco grezzo a base di calce e cemento, si potrà arrivare, sempre per un sacco da 50 kg, a pagare circa 5 euro.

Per le preparazioni più raffinate il prezzo potrà salire: infatti, qualora si voglia acquistare un sacco da 50 kg di intonaco di finitura costituito con calce e cemento si andranno a pagare circa 12 euro, mentre per la calce idrata si potrà arrivare a pagare, sempre per un sacco da 50 kg, circa 6 euro. Ovviamente i prezzi potranno variare non solo a seconda dei quantitativi acquistati ma anche con riferimento alla possibilità di comprare la calce all’ingrosso oppure in magazzini al minuto, i quali potranno applicare prezzi maggiorati rispetto agli altri. In ogni caso non si avranno difficoltà nel risparmiare scegliendo la calce.