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Riuscire a rendere più efficiente la propria casa è il sogno di molti, soprattutto con lo scopo di coniugare comodità e risparmio insieme. Realizzare, ad esempio, un cappotto termico con la nanotecnologia e i materiali che ne facciano parte è un ottimo punto di partenza.

Infatti, i materiali di tipo nanotecnologico consentono di raggiungere ottimi punti di isolamento, sia a livello termico sia di tipo acustico, anche in spazi molto piccoli e non avendo la possibilità di utilizzare i materiali tradizionali.

In particolare, il cappotto termico che usi la nanotecnologia vi darà la possibilità di ottenere un ottimo sistema di protezione anche con uno spessore di tipo ridotto.

Il cappotto termico con la nanotecnologia, le differenze

Esistono materiali anche ecologici con i quali poter realizzare un cappotto termico efficace, come la fibra di cellulosa che è molto resistente ed è anche biodegradabile, oltre che economica. Tuttavia, spesso a causa dei vincoli di spazio o di tipo architettonico sarà necessario passare alla progettazione di un cappotto termico con la nanotecnologia.

Ovviamente, anche in questi casi esistono materiali assolutamente ecologici, facili da utilizzare e in grado di farvi risparmiare del denaro. Tra questi si possono annoverare pannelli di diverso tipo che potrete acquistare ed utilizzare da soli.

I materiali per un cappotto termico con la nanotecnologia

Com’è già stato anticipato, esistono numerosi tipi di materiali con i quali poter realizzare un cappotto termico con la nanotecnologia. Tra questi si possono citare materiali avveniristici come la nanoresina, capace di adattarsi a superfici differenti e anche in grado di condensare l’isolamento in pochissimo spazio. Questa resina può essere usata sia su superfici orizzontali sia a livello verticale e avrà una durata totale che potrà superare i 30 anni dalla prima applicazione.

Un altro materiale con il quale è possibile realizzare un cappotto termico con la nanotecnologia è il così detto gel di silice amorfo che abbia fibre rinforzate. Questo viene utilizzato per la creazione di pannelli termoisolanti e consente di coniugare due elementi: l’isolamento rispetto all’umidità ma anche la traspirabilità, fondamentale per limitare la presenza della fastidiosa umidità nell’ambiente domestico.

Oltre a questi materiali ne sono presenti molti altri, come i pannelli che vengono realizzati utilizzando le cellule micronizzate di polveri che siano a base di ossidi di silice. Questi pannelli spesso vengono venduti al cliente in atmosfera protettiva, proprio allo scopo di renderli più isolanti possibile e di limitare l’intrusione di sostanze esterne.

È stato dimostrato come queste lastre, che sono spesse circa 10 millimetri, riescano ad isolare in modo perfetto e con una resa superiore rispetto a quella di pannelli di polistirene che possono arrivare anche ad 80 millimetri totali.

In aggiunta rispetto ai materiali isolanti interni, molte ditte commercializzano e propongono anche sistemi decorativi capaci di rendere più confortevole la casa. Questo accade, ad esempio, con la pittura termoriflettente, che ha al suo interno delle microsfere che saranno composte da materiali quali il vetro o la ceramica.

Questa pittura si potrà utilizzare sia internamente sia esternamente e consentirà di combattere efficacemente l’umidità, la muffa e anche di andare a ridurre i così detti ponti termici.

Infine, allo scopo di realizzare non solo un cappotto termico con la nanotecnologia, ma anche con l’obiettivo di estendere le nuove tecnologie anche alle finiture, sarà possibile utilizzare un termointonaco. Questo potrà aiutarvi a rendere ancora più isolanti i materiali già indicati in modo naturale ed estremamente efficace.