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Vi è mai capitato di avere il lavandino della cucina pieno d’acqua stagna che non vuole più scendere? O magari la vasca da bagno con il bagnoschiuma che non defluisce bene a causa di un’otturazione dello scarico. Bene, se anche voi rientrate in questi casi non vi resta che approfondire l’argomento: pulire uno scarico per far fluire regolarmente l’acqua è necessario al fine di evitare che le otturazioni possano causare allagamenti e altri tipi di problemi. Esistono sistemi differenti per sgorgare gli scarichi otturati, ma sicuramente il più “antico” è costituito dallo sturalavandino, un attrezzo che tutti hanno in casa. Quello classico è formato da una ventosa e da un semplice manico, ma oggi esistono anche i più moderni sturalavandini a pressione, che sono in grado di ripulire con maggiore efficacia tubi e scarichi.

Lo Sturalavandino a pressione ha sempre una ventosa, ma ha anche una specie di “pistola” che consentirà, essendo collegata ad una pompa, di aumentare la pressione e di diminuirla a seconda delle necessità, così da pulire molto efficacemente lo scarico: da quello dei lavandini sino a quello del wc. Essenzialmente, una volta posizionata la ventosa si azionerà la pompa manuale; poi, si andrà a premere il grilletto posto sull’impugnatura per far penetrare l’aria con la pressione all’interno del tubo, così da eliminare l’ostruzione presente nello stesso. Oltre allo Sturalavandino a pressione manuale, esiste anche la tipologia elettrica, che, al posto della pompa azionata a mano, vede la presenza anche di un compressore che consentirà di generare aria con maggiore velocità e potenza.

Lo sturalavandini a pressione manuale sarà più facile da usare anche per chi non abbia una grande manualità, mentre quello che veda la presenza del compressore potrebbe risultare più difficile da utilizzare per la sua maggiore potenza e potrebbe richiedere la presenza di un’altra persona oltre a voi durante il lavoro di disostruzione.

 

Le tipologie di sturalavandini

Prima di passare all’utilizzo dello sturalavandino a pressione è bene fare una carrellata relativa alle tipologie di sturalavandini, che hanno tutti utilizzi differenti e che possono servire anche per scarichi distinti in casa.

Lo sturalavandino classico di gomma, con manico di legno o plastica, serve per poter eliminare le ostruzioni presenti soprattutto a livello dei lavandini di bagno e cucina. Grazie alla sua ventosa di gomma riuscirà a creare il vuoto e potrà, mediante la pressione e il rilascio effettuati a mano, portare verso l’alto tutto ciò che stia impedendo il corretto scorrimento dell’acqua.

Esistono, poi, degli sturalavandini di gomma con una speciale flangia nella loro parte inferiore. In questo caso, spesso lo sturalavandino avrà un manico più lungo e potrà prestarsi facilmente all’utilizzo per la disostruzione del gabinetto, in quanto potrà andare maggiormente in profondità e potrà eliminare tutte le impurità.

Oltre allo sturalavandini a pressione esiste anche un altro sistema “automatico” per eliminare le ostruzioni negli scarichi in modo più veloce, ed è costituito dal trapano a molla. Questo tipo di trapano vede la presenza di una guaina di protezione grazie alla quale evitare di danneggiare sia gli scarichi sia la parte di porcellana dei sanitari.

Diversamente da quanto accade per gli sturalavandini classici, il trapano a molla richiederà una maggiore dimestichezza e anche una manualità sicura così da evitare di farsi male e di danneggiare il lavandino oppure la parte del gabinetto a contatto con lo scarico.

Infine, in molti casi si potrà anche usare la molla sturalavandini, uno strumento che, con una semplice manovella, consentirà di eliminare le ostruzioni con un movimento rotatorio. Questo tipo di sturalavandini, infatti, è costituito da due tubi che si inseriscono nello scarico e che si potranno far ruotare con l’apposita impugnatura in modo da eliminare gli elementi che ostruiscono lo scarico stesso.

Lo sturalavandini a molla è molto adatto per scarichi piccoli, quindi lo si potrà utilizzare soprattutto per il lavandino della cucina e anche quello del bagno.

 

Come usare lo Sturalavandino a pressione

Per utilizzare correttamente lo Sturalavandino a Pressione non serve essere degli esperti, ma sarà comunque necessario seguire alcuni passaggi. Come prima cosa, sarà necessario posizionare la ventosa sull’apertura della “pistola” in modo che sia quella più adatta alle dimensioni dello scarico che si dovrà disostruire. Poi, si dovrà riempire la tubatura d’acqua, in modo che si possa utilizzare la pressione di aria ed acqua in modo corretto. Si dovranno anche coprire, magari con uno straccio bagnato, altri tipi di scarichi che potrebbero subire la così detta onda d’urto proveniente dall’utilizzo dello Sturalavandino.

A questo punto si potrà posizionare la ventosa sulla ceramica in modo che aderisca perfettamente e non ci siano fuoriuscite d’aria o acqua dai lati della ventosa stessa. Si dovrà caricare d’aria la pompa, o manualmente oppure con il sistema automatico previsto dallo Sturalavandino con compressore e solo quando tutto sarà pronto si potrà azionare il grilletto in modo che l’aria possa fuoriuscire dalla parte anteriore e andare all’interno dello scarico. Dopo aver completato l’operazione si toglierà la ventosa (nel caso in cui questa aderisca troppo, basterà sollevarne anche solo un piccolo tratto con le dita per consentire l’entrata dell’aria) e si farà scorrere l’acqua.

Nel caso in cui l’acqua non scorra liberamente e l’ostruzione appaia ancora presente, sarà possibile ripetere l’operazione, cercando sempre di non esagerare per non danneggiare tubi e scarichi. Il vantaggio dello Sturalavandino a Pressione rispetto ad altri metodi, come quelli di tipo chimico, è dato dalla maggiore sicurezza di questo in relazione all’integrità dei tubi: infatti, le sostanze sgorganti a volte possono essere davvero molto aggressive e provocare erosioni notevoli all’interno delle tubature, che possono portare alla necessità successiva di chiedere l’intervento di un tecnico per la riparazione.

 

Come agevolare la procedura con lo sturalavandino a pressione

Per evitare di ostruire continuamente il vostro lavandino sarà necessario mettere in pratica tutta una serie di comportamenti grazie ai quali non solo sarà possibile rendere più semplice la disostruzione ma anche limitare i vostri interventi a pochi all’anno.

Infatti, come prima cosa dovrete cercare di non buttare qualsiasi cosa negli scarichi, sia del lavandino della cucina, sia nei sanitari del bagno: pulite i piatti nella pattumiera prima di riporli nel lavello, togliete i capelli dalla doccia e non usate il water per buttare cotone, salviette e bastoncini cotonati.

Gli scarichi, infatti, non sono stati creati per il passaggio di materiali troppo grossi e non organici, soprattutto quelli di lavandini e docce. Ma anche il gabinetto può ostruirsi, soprattutto per la brutta abitudine di molte donne di buttare in esso i propri assorbenti igienici, i tamponi e i salvaslip, in grado di creare un vero e proprio “tappo” impossibile da eliminare.

Nel caso in cui, però, il vostro lavandino sia otturato nonostante i vostri comportamenti virtuosi potrete provare un metodo artigianale capace di eliminare le impurità dagli scarichi, anche quelle più difficili da asportare con lo sturalavandino a pressione.

Esiste una ricetta grazie alla quale sciogliere i depositi presenti negli scarichi in modo naturale. Per farla dovrete procurarvi della semplice acqua, 100 grammi di bicarbonato di sodio e 100 grammi di sale grosso. Iniziate a mettere una pentola sul fuoco con un litro d’acqua e iniziate la cottura fino a portare il liquido a bollore.

Poi prendete il sale e il bicarbonato e mischiateli insieme in una ciotola. Quando l’acqua sarà bollente, spegnete il fuoco e iniziate ad inserire nello scarico il sale e il bicarbonato di sodio. Subito dopo versate anche l’acqua nello scarico, in modo che scenda con una certa potenza e possa eliminare le ostruzioni presenti.

Nel caso in cui la prima disostruzione non dovesse sortire l’effetto voluto, potrete ripeterla nuovamente, sino ad eliminare gli ostacoli che limitano il passaggio dell’acqua. Eseguire periodicamente questo tipo di manovra vi consentirà non solo di limitare le ostruzioni, ma anche di poter usare solo ogni tanto il vostro sturalavandino a pressione.

Inoltre, l’utilizzo di sostanze naturali, come il sale e il bicarbonato, non comporta i pericoli rappresentati dagli sgorganti chimici. Infatti, questi oltre ad essere molto inquinanti, possono rivelarsi pericolosi nel caso in cui le vostre tubature siano particolarmente vecchie o danneggiate e, in alcuni casi, potrebbero anche peggiorare la situazione, obbligandovi a chiamare un idraulico per una semplice ostruzione delle tubature.