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Regolamento edilizio tipo, alcuni comuni ancora non l’hanno recepito e davanti al TAR Puglia è arrivata la risposta per capire cosa accade in tali casi.

In merito al regolamento edilizio tipo, alcuni comuni hanno deciso ancora di non recepirlo. Davanti a una cosa di questo genere, ovviamente sorgono dei dubbi per cercare di capire in che modo funzionerà l’iter per la presentazione dei progetti. Il tribunale amministrativo Puglia, è arrivato a parlare in merito di questa vicenda. In pratica, l’intesa del 20 ottobre 2016 tra regioni, governo e comuni ha introdotto il regolamento edilizio tipo previsto anche dal dpr 380 del 2001 nell’articolo 4 (comma 1 sexies). A partire da quella data, le Regioni hanno avviato questa regolamento tipo originale con lo scopo di farlo recepire ai Comuni nei tempi previsti dalla normativa vigente eppure c’è ancora qualcuno che non l’ha recepito.

Regolamento edilizio tipo, le risposte del tribunale amministrativo

Se un comune nonha  adeguato il proprio regolamento al regolamento edilizio tipo, si dovranno fare una serie di passaggi precisi. Infatti il TAR Puglia con la sentenza 58 del 21 gennaio 2020 ha accolto il ricorso di una società a cui il comune ha annullato la scia e ha ordinato la sospensione dei lavori. In pratica, il tribunale rispetto sulla demolizione e ricostruzione di un edificio esistente e sul bonus volumetrico relativo al piano casa Puglia della legge 14 del 2019.

La decisione del Tar Puglia

Secondo i giudici amministrativi l’annullamento deve essere motivato. Infatti, nei comuni interessati il conteggio era stato fatto relativamente al regolamento edilizio tipo regionale e non su quelli che invece erano le procedure di quello specifico comune. Di conseguenza, è vero che il tribunale amministrativo Regionale della Puglia ha dato ragione alla società, non è certamente perché il comune non aveva recepito il regolamento tipo ma anche e soprattutto, perché visto che non c’era uno specifico regolamento, la richiesta andava assoggetata al piano regionale.