Bonus ristrutturazione, qualora chi ha ereditato un immobile dovesse decidere di affittarlo, perde il diritto a fruire delle quote residue di detrazione per lavori di ristrutturazione. Si era stabilito, proprio qualche mese fa che il bonus ristrutturazione in caso di decesso sarebbe passato a chi riceve l’eredità.

Fin qui nessun cambiamento attivo, purtroppo però subentra adesso una seconda esigenza, ovvero che l’immobile rimanga di proprio possesso, non venduto ovviamente e non locato. Qualora si dovesse decidere di affittare la casa anche per un brevissimo periodo dell’anno si andrebbe inevitabilmente incontro alla perdita dell’agevolazione bonus ristrutturazione.

Bonus ristrutturazione non valido per il contribuente

Secondo i contribuenti questa decisione è ingiusta perchè se si affitta solo per brevi periodi ma l’Agenzia non è d’accordo. In questo caso infatti qualora si dovesse verificare il decesso dell’avente diritto, il bonus ristrutturazione dovrebbe passare a chi lo assume per eredità.

Fin qui nessun dubbio, ma qualora l’immobile dovesse essere locato, tutti i diritti decadono automaticamente perchè l’erede non ne può disporre.

In tutto questo rientra anche la necessità di affittare per brevi periodi che implica nell’immediato la perdita della quota di detrazione. Di conseguenza per mantenere attiva la possibiltà di usufruire dell’agevolazione fiscale bisognerà mantenere del tutto la detenzione materiale e diretta dell’immobile per tutta l’intera durata del periodo d’imposta.

Queste le decisioni prese dall’Agenzia delle Entrate mediante una circolare di Agosto del 2019.