Edifici viventi, ecco la novità del futuro dell’edilizia, ci si chiede se le nostre case fossero vive come sarebbero le cose. L’idea potrebbe sembrare inverosimile ma pensandoci bene, questio potrebbe semplificare tutto.

Edifici viventi, le proposte di importanti ricercatori

Come si potrebbero costruire degli edifici viventi? Per esempio utilizzando il micelio che è già stato inserito nelle costruzioni in un periodo abbastanza recente. Trattandosi dell’ apparato vegetativo dei funghi, si potrebbe arrivare ad ottenere un materiale con prestazioni strutturali significative e allo stesso tempo permettere ad una struttura di rimanere in vita crescere ed adattarsi.

Tra l’altro parlando di crepe che si creano per qualunque motivo nel cemento, il problema potrebbe essere risolto andando a costruire edifici viventi quindi in grado di guarirsi da soli. I ricercatori hanno sperimentato che il calcestruzzo si può guarire da solo incorporando spore batteriche nella miscela.

Il materiale in questo modo diventerebbe vivo ed innescherebbe un processo chimico che andrebbe a evitare le rotture.

Parlando invece di grattacieli, la maggior parte dei grattacieli di tutto il mondo sono climatizzati a polmone, ma se le pareti potessero respirare, le cose andrebbero sicuramente diversamente.

La risposta sta negli strati di spore di batteri che nel lattice che si contraggono, cambiano forma ed è come se la parete respirasse. In questo caso quindi gli edifici potrebbero sudare all’aumentare dell’umidità. Il materiale, risultato di lattice spore e batteri andrebbe a permettere all’aria di fluire attraverso le pareti.

Esempio pratico: il vapore potrebbe essere espulso al di fuori della struttura. Tutto questo aiuterebbe anche a ridurre le allargie e sofferenze varie a livello salutare.