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Equo compenso, la Toscana avrà presto una legge utile a gestire il giusto compenso delle prestazioni erogate dai professionisti a favore della pubblica amministrazione e dei privati. Questo è quanto è stato comunicato dalla Regione che ha annunciato l’approvazione delle Giunta regionale della proposta di legge.

Equo compenso, ecco cosa cambierà

Nelle procedure di acquisizione, le prestazioni dei professionisti, quindi degli architetti, degli ingregneri, dei geometri e dei geologi, deve essere indicata la remunerazione. La remunazione deve seguire l’equo compenso. Quali sono i criteri da seguire? Quantità, qualità, contenuto, quindi parametri prefissati dai decreti ministeriali.

La Regione Toscana è statala prima, proprio un anno fa, ad adottare una delibera in merito. Adesso grazie all’approvazione della legge sarà anche rafforzato il divieto di prevedere corrispettivi con forme di sponsorizzazione o rimborso spese. Non si potrà nemmeno ricorrere a criteri di valutazione delle offerte che alterino l’equilibrio tra le prestazioni professionali ed il compenso.

Una delle forme più importanti è però lo stop alle attribuzioni di punteggi per i servizi aggiuntivi offerti, con l’impossibilità di introdurre clausole vessatorie. Quindi le istante dovranno essere corredate di autocertificazione nella quale i professionisti dovranno riconoscere compensi proporzionati alle prestazioni fornite.

Tempi di pagamenti e autocertificazioni obbligatorie

I tempi dei pagamenti dovranno essere certi e definiti e quindi rispettati. La nuova legge prevede che vengano effettuati controlli a campione sulle autocertificazioni. Il provvedimento era atteso da parecchio tempo in difesa dei professionisti che purtroppo ancora oggi, nel 2019 fanno parte di una categoria economicamente parlando non corrisposta.