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La Pubblica Amministrazione ha iniziato a tagliare i ritardi nei pagamenti, inoltre è stata recentemente pubblicata la Legge Europea 2018, con lo scopo di modificare i tempi di pagamento del Codice Appalti.

Cambiamenti a partire dal 26 maggio

La norma entrerà in vigore a partire dal 26 maggio. Al momento risultano pagamenti per un totale di 20,3 milioni su un totale di 28 milioni. In realtà il debito non pagato fino ad ora risulta essere pari a 26,9 miliardi.

Ovviamente non vengono presi in considerazione soltanto i pagamenti non effettuati ma anche i pagamenti avvenuti ma non comunicati. Questi ultimi infatti non risultano come avvenuti pagamenti ma come debiti relativi al 2018.

Norme sui tempi di pagamento Pubblica Amministrazione

La nuova direttiva impone alle autorità pubbliche di eseguire i pagamenti non oltre 30 giorni ed inviare le ricevute entro 60 giorni. Questa direttiva era già attiva dal 2012, ma si è proseguito con i ritardi e per questo motivo l’Italia ha subìto una serie di richiami da parte dell’Unione Europea.

Per questo motivo tramite la nuova legge Europea del 2018 si è dato avvio ad una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di mettere fine alle procedure di infrazione. A questo punto si è deciso che i pagamenti degli acconti dell’appalto devono essere effettuati entro 30 giorni a prescindere dallo stato di avanzamento dei lavori.

L’unico caso in cui i 30 giorni possono non essere rispettati devono essere relativi ad un concordato espresso in un contratto ma ad ogni modo non possono essere superati i 60.

Inoltre secondo la decisione della Pubblica Amministrazione i certificati di pagamento degli acconti devono essere emessi entro massimo 7 giorni dall’adozione degli stato dei lavori.