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Acquistare una casa abusiva senza saperlo oggi non sarà più un problema così grave come nel passato.

Infatti, la persona che, incautamente, sia caduta nelle grinfie di un venditore disonesto avrà la possibilità di chiedere un risarcimento al Comune.

Ad affermare questa novità è stata a Corte di Cassazione con la sentenza 4889 del 2019.

Come avviene il risarcimento per una casa abusiva

Il risarcimento comunale per l’acquisto di una casa abusiva avviene, secondo i giudici, per la necessità della presenza di un presupposto fondamentale.

Infatti, nel momento in cui una persona acquisti una casa potrà presupporre che la stessa non sia abusiva.

Nel momento in cui emergano delle irregolarità di grave entità, tali da rendere la casa anche solo parzialmente abusiva, non idonea all’uso e non commerciabile, sarà possibile rivalersi sulla Pubblica Amministrazione.

Questo perché il Comune avrebbe dovuto vigilare adeguatamente evitando la costruzione di un edificio abusivo.

Casa abusiva, il caso pratico

I giudici della Suprema Corte si sono dovuti occupare di un caso relativo ad un privato che aveva acquistato un appartamento credendolo in regola con la normativa dal punto di vista edilizio.

Tuttavia, dopo la compravendita sarebbero emerse delle irregolarità a livello urbanistico ed edilizio.

Con l’apertura della causa, e le indagini,  è stata appurata la veridicità delle accuse da parte del privato e la Cassazione ha indicato come fosse compito del Comune vigilare sull’operato dell’impresa che si era occupata della costruzione della casa abusiva, e quindi, non commerciabile a livello concreto.