Appalti e salario minimo dovranno andare “insieme” per consentire ad un’azienda di aggiudicarsi una gara d’appalto.

A confermare questo orientamento sicuramente garantista per i lavoratori è stato il Tar Toscana, con la sentenza 165 del 2019 nella quale si indica la necessità di rispettare i minimi salariali dei dipendenti.

Appalti e salario minimo, che cosa si indica in sentenza

In particolare il legame tra appalti  e salario minimo viene approfondito all’interno della sentenza del Tar.

I giudici hanno voluto ricordare come il costo della manodopera, così come il minimo salariale, siano decisi annualmente e pubblicati nelle tabelle del Ministero del Lavoro.

I valori così indicati non saranno contrattabili e saranno imprescindibili, e chi decida di non rispettarli verrà escluso automaticamente dalle gare d’appalto.

Inoltre, il Tar ha specificato che per questo tipo di controlli non sia richiesto alcun contraddittorio, ma sia possibile valutare il trattamento dei lavoratori senza sentire il datore di lavoro.

I giudici sono giunti a questa definizione trattando un caso particolare, nel quale in un appalto per lavori di manutenzione straordinaria di una tangenziale, l’azienda vincitrice era stata anche quella che era risultata non in regola con il pagamento del minimo salariale ai propri dipendenti.

La stazione appaltante, quindi, si era occupata di affidare l’appalto alla seconda in classifica, che era risultata in regola anche dal punto di vista del pagamento dei salari ai propri dipendenti.

I giudici hanno specificato, quindi, come le tabelle ministeriali siano un dato oggettivo e non possano, quindi, essere discusse.