Avete costruito una piscina pertinenziale e vi state chiedendo, magari anche con riferimento al ruolo del tecnico da voi incaricato, come poterla accatastare.

Esistono delle regole che potrete seguire per svolgere tutta la procedura di gestione di questo tipo di situazione in modo non solo corretto, ma anche rispettoso della legge.

Le procedure da seguire per la piscina pertinenziale

Nel caso in cui abbiate costruito, o dobbiate ancora costruire, una piscina pertinenziale, dovrete seguire alcuni importanti passaggi.

In primo luogo, la piscina dovrà essere indicata nella planimetria della vostra casa, a livello del catasto.

Quindi,la sua superficie entrerà comunque a far parte dei dati appartenenti alla vostra unità immobiliare.

Le piscine non dovranno, però, essere indicate con la categoria C/4 (fabbricato per esercizio sportivo senza scopo di lucro) oppure D/6 (fabbricato per esercizio sportivo con fine di lucro). Infatti, queste sono due categorie che fanno riferimento alla costruzione di una piscina per lo svolgimento, ad esempio, di attività ricreative e associative.

Essa sarà, invece, una semplice pertinenza della vostra casa, e così dovrà essere registrata come accade, ad esempio, per un garage.

Inoltre,potreste chiedervi se la costruzione di una piscina pertinenziale vi esponga al pericolo di far diventare la vostra abitazione una casa di lusso, perdendo, ad esempio, quelli che sono i benefici per la prima casa a livello del pagamento dell’IMU.

Dal punto di vista legislativo, dovreste preoccuparvi solo nel caso in cui la vostra piscina superasse gli 80 metri quadrati, poiché solo in questo caso andrebbe a configurare la casa stessa come un’abitazione di lusso.