Redditi professionisti, un argomento scottante, che tocca molti di coloro che svolgono professioni di tutto rispetto senza percepire il meritato stipendio. Stiamo parlando ad esempio di architetti, periti, ingegneri e geometri che percepiscono stipendi che vanno dai 25 mila euro ai 37 mila euro.

Secondo alcun ricerche che sono state concluse nel 2016 il reddito medio dei professionisti qualche anno fa si aggirava intorno ai 52 mila euro oscillando dai 22 mila euro annui (per quanto riguarda gli studi di psicologia) ad un massimo di 285 mila (per tutte le attività notarili).

Mentre tutte le attività che possono avere a che fare con l’edilizia, nell’anno della crisi del settore, sono state bloccate dalle varie problematiche, lo stop quindi ha toccato tutti. Infatti gli stipendi sono scesi anche di molto, i geometri hanno percepito un reddito annuo di 25,1 mila euro, gli architetti di 25,3 mila euro, i geologi di 26,3 mila euro, gli ingegneri di 37,1 mila euro ed infine i periti industriali di 38,6 mila euro.

Coloro che hanno ricevuto uno stipendio di molto elevato aggiudicandosi la fascia alta della classifica, sono stati i notai con 285,4 mila euro annui, i farmacisti con 121 mila euro annui e gli studi medici con un totale di 66 mila euro annui.

Redditi professionisti, poche garanzie per le categorie elevate

Redditi professionisti, sia gli ingegneri, che gli architetti ma anche i geometri affermano di amare il proprio mestiere, di sentirsi davvero orgogliosi di essere parte di categorie professionali così importanti, ma l’orgoglio per la soddisfazione nei confronti del proprio mestiere non cammina di pari passo con l’andamento economico.

Di conseguenza, di fronte a stipendi molto ridotti e compensi che non arrivano alla giusta cifra, nasce un sentimento di insoddisfazione e spesso anche di paura. La paura è dettata dal fatto che i professionisti sono altamente tassati, soggetti inoltre a continui cambiamenti normativi che non solo sono causa di insicurezza ma creano caos forse anche immotivato.