Infrastrutture strategiche, cosa si intende, a cosa ci si riferisce? Alle ferrovie, alle strade, alle metropolitane, ai porti, agli interporti, agli aeroporti ed alle altre opere di collegamento.

Tutte queste operazioni richiedono ben 317 miliardi di euro, una parte della somma ovvero 166,3 miliardi serviranno solo per le operazioni prioritarie.

Questo è il contenuto del Rapporto ‘Infrastrutture strategiche e prioritarie- Programmazione e realizzazione’, che è stato elaborato dal Servizio Studi della Camera in collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione e l’istituto di ricerca Cresme.

Il rapporto finale dichiara che sui 317,144 miliardi di euro necessari per la realizzazione delle opere strategiche, le risorse al momento disponibili sono pari a 190 miliardi, divisi:

-130 per le opere prioritarie,

-60 miliardi per quelle non prioritarie.

Infrastrutture strategiche prioritarie, bandi in aumento

Infrastrutture strategiche, cosa si intende per opere prioritarie, quali sono quelle incluse in questa definizione? Le opere strategiche prioritarie per le quali è stata fatta richiesta comprendono:

  • infrastrutture ferroviarie,
  • stradali,
  • metropolitane,
  • porti,
  • interporti,
  • aeroporti

Secondo i calcoli e le statistiche, il 55% del costo delle infrastrutture prioritarie, ovvero 92 miliardi di euro, è localizzato nelle regioni del centro nord, mentre il 29% nelle regioni del sud e nelle isole, il restante 16% quindi 26 miliardi, riguarda gli interventi per i quali non è stato possibile ricostruire il dettaglio territoriale, si tratta comunque di reti ferroviarie e stradali di RFI e di ANAS.

Nel corso degli anni gli importi dei servizi di progettazione sono cresciuti parecchio rispetto al primo semestre del 2017, inizialmente si trattava di 62 milioni, che oggi sono arrivati a 78 milioni di euro, con un aumento del 28%.