Abusivismo edilizio, una storica battaglia per il nostro paese, che ancora oggi continua a lottare contro le case fantasma. Al momento gli ordini di abbattimento riguardano ben 71.450 beni immobili, dei quali solo il 19,6% risultano essere stati eseguiti, una piccolissima percentuale di molto inferiore rispetto al restante 80% che rimane ancora adesso in piedi.

L’80% delle opere abusive è concentrato soprattutto nelle aree costiere, ed infatti ogni comune che si trova sulla costa ha accumulato circa 247 ordinanze di demolizione, sicuramente il doppio rispetto ai comuni che si trovano nell’entroterra.

Secondo Legambiente, solo 14.018 immobili su 71.450 immobili dichiarati abusivi sono stati demoliti in Italia negli ultimi quindici anni. Cercando di stilare una classifica troviamo prima Regione in assoluto il Friuli Venezia Giulia con il 65,1% di immobili abusivi abbattuti, mentre il fanalino di coda è la Campania con il 3% di abbattimenti.

Se però si dovessero valutare i confronti tra gli ordini di abbattimento in ogni regione con i dati nazionali, il Friuli Venezia Giulia ha un numero basso di ordinanze ovvero l’1,1%, mentre la Campania ha il record nazionale di demolizioni raggiungendo un buon 23%, in Lombardia il 6,9% degli ordini di abbattimento, con il 37,3% di abbattimenti realizzati, il Veneto 9,5% di ordinanze e 31,5% immobili abbattuti, Toscana 7,1% ordinanze su base nazionale e 24,8% messe in opera.

Abusivismo edilizio, allarme Sicilia e proposte di Legambiente

Abusivismo edilizio, l’allarme vero e proprio si registra però in Sicilia dove sono state eseguite il 16,4% delle ordinanze e dove si riscontra una maggiore ed eccessiva esposizione all’abusivismo.

Legambiente critica “le case restano nella disponibilità degli abusivi che ne godono senza alcun titolo e senza oneri, nell’indifferenza più totale. Una prassi consolidata, purtroppo, che però si scontra con l’applicazione della legge”.

Nonostante tutti i provvedimenti legali ad oggi secondo il parere comune e non solo, sembrerebbe che gli abbattimenti siano un obbligo ma allo stesso tempo una facoltà per i comuni, infatti Legambiente ammette “abbattere una casa è, ancora oggi, politicamente e socialmente impopolare, per questo la giustizia stenta ad affermarsi in questo ambito”. Si richiede quindi l’intervento del Parlamento mediante una proposta legislativa che possa snellire, velocizzare e rendere efficace l’istituto degli abbattimenti degli immobili abusivi.