Edilizia residenziale pubblica, ottime notizie grazie alla Conferenza Unificata che ha dato il via libera al decreto che sblocca e divide 321 milioni di euro alle varie Regioni che necessitano di fondi da impegnare nel recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Rispetto agli anni indietro, il decreto del Ministero delle Infrastrutture fissa dei nuovi criteri per una corretta ripartizione delle risorse. Adesso infatti si terrà conto per il 35%, del numero di alloggi di risulta, di sfratti e di Comuni ad alta tensione abitativa, e per il 65% del fabbisogno delle Regioni.

Edilizia residenziale pubblica, le prime ripartizioni

Edilizia residenziale pubblica, secondo le prime notizie la Puglia è già riuscita ad accaparrarsi la quota maggiore delle risorse con ben 62 milioni di euro, poi è la volta della Campania con 55 milioni di euro, il Piemonte con circa 33 milioni di euro ed infine c’è la Lombardia con 24 milioni.

Ovviamente i fondi verranno rilasciati entro breve tempo, ma ci sono dei criteri da rispettare in quanto è necessario che gli interventi finanziati abbiano inizio entro massimo un anno e che i lavori terminino entro due anni.

Qualora le tempistiche non dovessero essere rispettate, i finanziamenti saranno sospesi e revocati.

A tenere sotto controllo la situazione ci sarà un Comitato tecnico di monitoraggio, composto da Regioni ed Anci, che dovrà vigilare per far sì che le regole vengano rispettate e controllare anche l’avanzamento dei programmi.

Importante specificare che di comune accordo è stato aperto un Fondo di solidarietà per Genova, dato che il crollo del ponte Morandi ha causato grande emergenza abitativa.

I fondi hanno ricevuto il 2% delle risorse spettanti alle varie Regioni, per un totale di 6,4 milioni di euro.