Abusi edilizi, ci sono delle novità in merito alla questione e a proposito di ciò, i giudici hanno spiegato che “la repressione di abusi edilizi costituisce un atto vincolato, la cui motivazione soddisfa i requisiti di legge anche quando si riduce all’affermazione dell’accertata irregolarità dell’intervento, risultando superflua ogni specifica comparazione tra l’interesse pubblico e gli interessi privati coinvolti o sacrificati”.

Stiamo parlando quindi della possibilità (conveniente o meno) di sostituire la demolizione di un edificio abusivo col pagamento di una multa, il tutto però deve essere valutato in fase di procedimento e l’Amministrazione deve prima emettere l’ordine di demolizione per poi valutare se può essere opportuno procedere verso una sanzione pecuniaria.

Abusi edilizi: quando si può scegliere tra la demolizione e la multa?

Abusi edilizi, inutile pensare di avere la possibilità anche minima di evitare la punizione, in qualche modo infatti il reato verrà punito senza dover necessariamente fare caso ai danni provocati o a ciò che il diretto interessato potrebbe subire.

Il Comune ha il compito di emettere l’ordine di demolizione nel caso in cui fosse presente l’abuso edilizio chiedendosi se la demolizione possa avvenire non incorrendo nel pregiudizio della parte eseguita in conformità.

Infatti a proposito di ciò in presenza di rischi alle parti di edificio in regola, è possibile applicare una sanzione pari al doppio del costo di produzione. Si tratta però di pochi casi che si verificano più che altro quando gli interventi vengono eseguiti in parziale difformità dal titolo abilitativo che è stato inizialmente rilasciato.