Edilizia scolastica, continua a preoccupare l’argomento “scuole e condizioni strutturali”, molte scuole in Italia necessitano interventi rapidi e funzionali per non mettere a rischio la vita di migliaia di studenti di qualsiasi età che trascorrono la maggior parte delle giornate proprio a scuola.

In questi giorni, il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha dichiarato di avere sbloccato un miliardo di euro da spendere a favore delle riqualificazioni e degli adeguamenti antisismici, soldi che al momento non sono ancora arrivati.

Gli animi iniziano ad accendersi insieme alle prime richieste, tra cui quella di ben 14 miliardi di euro che qualora dovessero tardare ad arrivare, giorno 12 Ottobre porterebbero scioperi e mobilitazioni in tutta Italia.

Edilizia scolastica no alla riparazione, sì alla ricostruzione di nuove scuole

Edilizia scolastica, i richiedenti hanno le idee abbastanza chiare. Dichiarano che gli investimenti necessari per la scuola devono essere di ben altra portata perchè non basta più sbloccare fondi tra l’altro già stanziati in passato, le scuole non possono più essere riparate, servono ormai delle nuove strutture.

Proprio così, il sovraffollamento e le condizioni degli istituti conducono ad una sola soluzione ovvero ricominciare da zero.

E’ infatti risaputo che in territorio italiano, circa il 71% degli edifici non rispettano le norme sismiche, addirittura il 58% non possiede le obbligatorie certificazioni antincendio ed il 32% non possiede l’agibilità statica.

La situazione è di per sè grave soprattutto se si pensa a tutti i danni non documentati, ai riscaldamenti di cui gli studenti si lamentano anno dopo anno, ma lo è ancora di più nel Meridione dove vi è inoltre la difficoltà ad accedere ai fondi poichè la burocrazia e le pratiche che rendono tutto più catastrofico.