Filca-Cisl arriva al dunque e dopo anni di crisi del settore edile, chiede aiuto al Governo. Proprio il segretario generale Della Filca, Franco Turri dichiara che la crisi edilizia non conosce stop, a partire dal 2008 fino ad arrivare ad oggi nessuna luce di speranza ha dato modo di andare avanti.

Ben 800 mila posti di lavoro e 120 mila aziende sono scomparse nel corso di qualche anno, mentre fino a circa dieci anni fa l’11% del Pil della nazione era frutto dell’edilizia, oggi è sceso all’8% o addirittura meno.

Numeri che fanno accrescere la speranza che il governo intervenga prima possibile per risolvere un problema diventato ormai un guaio. Ciò che serve adesso è il rilancio dell’economia di tutto il paese, che deve avvenire tramite le forze politiche che lo governano.

Quale potrebbe essere il punto di partenza? In realtà sono tanti:

  • risorse per mettere in sicurezza massima tutto il nostro territorio,
  • manutenzione seria, puntuale, costante delle infrastrutture e di tutti gli immobili pubblici come le scuole e gli uffici,
  • progettazione e costruzione di nuove opere utili al popolo e che possano far crescere autonomamente l’economia.

Filca-Cisl modifica del Codice Appalti

Filca-Cisl fa una proposta probabilmente azzardata, modificare o comunque riscrivere il Codice appalti che momentaneamente sembrerebbe dare parecchi problemi ed essere causa di rallentamenti.

Le procedure devono essere semplificate in quanto per esempio per la costruzione di una struttura ci vogliono circa 15 anni, ma 8 vengono persi in burocrazia. Molte cose devono cambiare e questa volta la Cisl fa sul serio, questo potrebbe diventare un grande momento di svolta.