Fondi per edilizia di utilità estrema per parecchie cause sono disponibili giá da parecchi anni in territorio italiano per il ripristino o interventi di vario genere su qualsiasi struttura destinata a tutti gli usi affinchè sia sicura e raccomandabile, ma che non sono stati affatto utilizzati.

Proprio così, questo è venuto fuori dai controlli che hanno seguito la tragedia che ha colpito Genova ovvero il crollo del ponte Morandi.

Quanto avvenuto infatti dovrebbe servire da monito per migliorie e per mettere tutto a norma partendo dalle strutture pubbliche utilizzate giornalmente dalla popolazione.

Si inizia dalle scuole che a breve riapriranno le aule a migliaia di studenti e proprio queste sono le protagoniste di una delle ultime notizie tra le più sconcertanti.

Nel 2015 vennero stanziati 6,2 miliardi di euro di fondi proprio per gli interventi nelle scuole, ad oggi però sappiamo con certezza che ne sono stati utilizzati solo 604, meno di un decimo quindi.

Ciò che risulta essere estremamente grave è che in Italia molte scuole sono chiuse proprio perché richiedono manutenzione, la stessa che non è stata effettuata nonostante la disponibilità dei fondi.

Fondi per edilizia in aumento

I fondi per edilizia secondo l’Associazione nazionale costruttori edili sono anche in aumento, Ance afferma infatti che negli ultimi anni le risorse sono aumentate da 12,4 a 21,5 miliardi di euro, si tratta di quasi il doppio di una cifra già importante di suo.

Per i prossimi 15 anni ci sarà un bilancio di ben 140 milioni e nonostante questo gli investimenti pubblici fissi continuano ad essere in forte calo.