In molti casi, per poter realizzare un’opera di tipo immobiliare, sarà necessaria la relativa autorizzazione paesaggistica.

Per alcuni motivi, questa può non essere concessa, ma ci si potrebbe chiedere se nel caso di diniego sia diritto della persona interessata ottenere, o meno, una motivazione.

Per dipanare ogni dubbio in merito è intervenuto di recente il TAR Toscana, sezione III, con la sentenza 21 giugno 2018 numero 896.

Autorizzazione paesaggistica, i diritti di chi la richiede

La richiesta di un’autorizzazione paesaggistica può rendersi necessaria, ma è sempre discrezione dell’amministrazione poter concedere, o meno il documento stesso in diverse situazioni.

Il diniego, che in alcuni casi si può verificare, potrebbe essere accompagnato anche da motivazioni vaghe, oppure sarà sempre necessaria l’indicazione di specifici motivi posti alla base del rifiuto?

Per il Tar Toscana sarà sempre fondamentale la presenza di un diniego che sia non solo motivato ma anche con indicazioni specifiche legate al rifiuto.

Infatti, nella loro pronuncia, i giudici hanno indicato come l’amministrazione non si possa limitare ad esprimere semplici valutazioni di tipo generico, e magari stereotipato, ma debba indicare le ragioni specifiche che si trovino proprio alla base della decisione.

I motivi, infatti, potrebbero essere legati al contrasto intercorrente tra le opere che andrebbero realizzate e la necessità di tutelare l’area interessata.

Allo stesso modo, la generica incompatibilità non potrà essere l’unica motivazione con la quale sostenere il diniego rispetto alla richiesta di autorizzazione paesaggistica.