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Il cambio di destinazione d’uso può vedere la richiesta di modifiche che possono comportare la necessità di seguire passaggi differenti, a seconda del tipo di intervento.

In particolare, ci si potrebbe chiedere se il cambio di destinazione d’uso tra categorie di tipo omogeneo veda la necessità di ottenere un permesso di costruire.

Per dirimere una questione che si basava proprio su tale presupposto è intervenuto recentemente il TAR Campania, Sezione II di Salerno, con la sentenza 846 del 29 maggio 2018.

I tipi di cambio di destinazione d’uso

Come prima cosa, per comprendere la decisione del Tribunale, sarà necessario distinguere tra quelli che sono i tipi di cambio di destinazione d’uso.

La legge indica come i titoli edilizi siano necessari solamente nel caso in cui vi sia una variazione che sia considerata come urbanisticamente rilevante.

Ad esempio nel caso in cui l’immobile si utilizzi per lo svolgimento di attività molto diverse tra loro, sarà fondamentale ottenere quello che è il permesso di costruire precedente.

Il cambio di destinazione d’uso tra categorie omogenee

Qualora, invece, il cambio di destinazione d’uso avvenga tra categorie omogenee non sarà necessario, così come già precedentemente indicato da diverse sentenze, ottenere quello che è il permesso di costruire.

Se, invece, le categorie urbanistiche tra le quali avvenga il cambio siano tra di loro molto differenti, sarà fondamentale richiedere, ed ottenere previamente, quelli che saranno i permessi previsti, come accade nel caso del permesso di costruire.

Questo accade perché tali tipi di variazione possono determinare un aumento del carico urbanistico.