Il codice appalti non sarebbe contrario rispetto a quei bandi che avrebbero come obiettivo quello di scoraggiare il subappalto.

Proprio per chiarire questo punto, ed escludere tutti i dubbi in merito, è recentemente intervenuto il TAR Piemonte, con la sua sentenza 578/2018.

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Codice appalti e il rapporto con i bandi anti subappalto

Il Tribunale è stato chiamato ad esprimersi in merito al rapporto che intercorre tra quelli che possono essere i bandi che scoraggiano il subappalto e il Codice appalti stesso.

Il problema che ci si poneva era quello relativo al fatto per il quale questi bandi potessero essere contrari alle disposizioni sulla concorrenza.

Secondo il TAR le clausole dei bandi che vanno a scoraggiare l’uso del subappalto non sarebbero affatto discriminatorie e contrarie al principio della concorrenza.

Contrariamente a questa idea, infatti, i giudici amministrativi hanno anche specificato come lo stesso subappalto sarebbe da evitare, o almeno da eliminare, in quanto potrebbe portare ad affrontare particolari problematiche.

In tanti casi, infatti, il subappalto va a coprire quelle che sono forme di vero e proprio sfruttamento delle piccole e medie imprese, sfruttamento che va a contrastare con la necessità di ottenere delle prestazioni di alta qualità.

Quindi, i bandi che tendano a limitare il subappalto sarebbero assolutamente concordi rispetto a quanto previsto dal Codice appalti, e aiuterebbero anche a mitigare i problemi che spesso si legano al ricorso a questo tipo di strumento.

Il caso concreto che è stato interpretato dai giudici riguardava un bando di gara nel quale si prevedeva la possibilità di ottenere un punteggio maggiore qualora si fosse presentata un’offerta nella quale si indicava come il subappalto avrebbe riguardato solo una quota irrisoria dell’appalto principale.