La lottizzazione abusiva di un terreno può verificarsi più spesso di quanto si potrebbe pensare. Per questi motivi spesso ci si chiede come si possa interpretare tale  comportamento dal punto di vista giuridico e da quello strettamente legale.

Proprio per chiarire come comportarsi in questi casi, è recentemente intervenuto il TAR Sardegna, sezione II, con la sentenza 3 maggio 2018, numero 394 che ha visto il giudici prendere in considerazione una fattispecie abbastanza tipica.

Lottizzazione abusiva di un terreno, l’esame del TAR

Il tribunale amministrativo si è occupato, in relazione al caso di specie riferito alla lottizzazione abusiva di un terreno, di prendere in considerazione quella che è già una giurisprudenza di tipi consolidato.

In particolare, i giudici hanno rimarcato come, già in precedenti sentenze, fosse stato affermato come la lottizzazione di tipo abusivo dovesse essere interpretata come una forma di illecito di tipo permanente e insanabile.

L’orientamento giurisprudenziale si basa sul fatto per il quale la lottizzazione determina una deviazione rispetto a quelli che sono gli scopi stabiliti attraverso la pianificazione urbanistica di un determinato tipo di area.

Quindi, lottizzare un terreno in modo abusivo va a collidere con quella che è la programmazione comunale e con il suo potere esclusivo proprio in questo senso.

Proprio interpretando la lottizzazione abusiva in questo modo, si può sottolineare anche come essa possa essere intesa come un illecito più grave del semplice abuso edilizio, in quanto contraria a quello che  è un interesse pubblico più generalizzato.

Quindi, in definitiva, alla lottizzazione non si potrà applicare la disciplina relativa al condono edilizio.