La ristrutturazione di una casa può comportare delle tempistiche abbastanza lunghe, e spesso i costi riferiti a questi tipi di intervento possono gravare anche sul futuro acquirente di un immobile.

In relazione a tale fattispecie è di recente intervenuta l’Agenzia delle Entrate con la Circolare 7/E/2018.

Essa, in modo particolare, si occupa di quella che potrebbe essere la detrazione fiscale prevista per i lavori di ristrutturazione che intervengano su un immobile oggetto di vendita.

Ristrutturazione di una casa, quali i diritti dell’acquirente

In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato come il futuro acquirente possa avere diritto alla detrazione fiscale prevista in relazione agli interventi di ristrutturazione.

Questo solo nel caso in cui sia stato stipulato un contratto preliminare per la vendita, e solo qualora il contratto sia stato regolarmente registrato.

La detrazione riguarderà quelli che sono gli importi che il futuro acquirente avrà già versato a titolo di acconto sull’acquisto dell’immobile, oppure il denaro che sia stato pagato per eseguire i lavori di ristrutturazione stessi.

Questo a patto che alla data della presentazione della dichiarazione dei redditi, il contratto preliminare per l’acquisto, o il vero e proprio rogito, siano già stati opportunamente registrati.

La seconda condizione prevista per consentire di usufruire della detrazione è la seguente: il promissario acquirente dovrà già aver preso il possesso dell’immobile sottoposto ai lavori, e dovrà ovviamente aver iniziato ad eseguire i lavori di tasca propria.

Non sono richieste, invece, particolari autorizzazioni da parte del venditore dell’immobile che sia oggetto della domanda.