L’ ottenimento del sismabonus può interessare moltissime persone che si trovino nelle aree a rischio e in quelle che sono già state colpite dagli ultimi terremoti.

In relazione proprio alla possibilità di ottenere il bonus ci si potrebbe chiedere se essa sia valida non solo per gli adeguamenti, ma anche per la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Per chiarire questo punto è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 34/E del 27 aprile del 2018.

Ottenimento del sismabonus per i casi di ricostruzione

Così com’è stato indicato dall’Agenzia delle Entrate, l’ottenimento del sismabonus potrebbe essere possibile anche per coloro che, possedendo oppure detenendo un immobile sulla base di un titolo idoneo, decidano di demolirlo e di ricostruirlo mantenendo la medesima volumetria rispetto a quello precedente.

Saranno fatte salve, ovviamente, tutte le innovazioni che si riterranno necessarie per consentire l’adeguamento alla normativa antisismica.

L’intervento di demolizione e di ricostruzione, infatti, potrebbe rientrare sempre nel novero delle ristrutturazioni edilizie, e non si potrebbe, invece, classificare come una vera e propria nuova costruzione.

In aggiunta rispetto a tale chiarimento, l’Agenzia delle Entrate ha anche specificato come nel caso di lavori di demolizione e di ricostruzione, sarà possibile applicare quella che sarà l’aliquota agevolata dell’IVA, pari al 10%.

Questa, infatti, è prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia, che comprendono anche quelli appena citati.

Tale applicazione sarà possibile, ovviamente, solamente nel caso in cui le opere siano classificate come forme di ristrutturazione edilizia all’interno della relativa documentazione di tipo amministrativo.