I provvedimenti che si occupano di “bloccare” quella che può essere l’operatività di un permesso di costruire, come le ordinanze di sospensione, sono molto utili alla Pubblica Amministrazione per poter intervenire con provvedimenti particolari, come gli annullamenti dei titoli edilizi, l’ordine di demolizione, e così via.

Tuttavia, proprio con riferimento alle ordinanze di sospensione, ci si potrebbe chiedere quali siano i requisiti fondamentali, quelli che non potranno mai mancare.

Per chiarire questo punto è intervenuto recentemente il TAR Calabria, sezione II di Catanzaro, con la sentenza 13 aprile 2018, numero 868.

Ordinanze di sospensione, quali gli elementi essenziali

Le ordinanze di sospensione dovranno, ovviamente, contenere alcuni elementi imprescindibili, senza i quali dovranno essere considerate illegittime.

Uno di questi è sicuramente costituito dai termini. Tali termini dovranno, ovviamente, essere sempre rispondenti ad alcuni criteri.

Innanzitutto, essi dovranno essere esplicitamente indicati all’interno dell’ordinanza stessa, e dovranno anche essere certi.

Quindi, il provvedimento di sospensione dovrà avere non solo delle motivazioni, ma anche una data certa per la sua efficacia.

Questo per un motivo molto semplice: non si potrebbe consentire all’Amministrazione di lasciare il destinatario in una situazione di incertezza, in merito al proprio diritto edificatorio, per un tempo infinito, o comunque per un periodo che non sia stato predeterminato.

Allo stesso modo, non si potrebbe consentire di reiterare il provvedimento di sospensione senza procedere direttamente all’adozione di quello che dovrebbe essere l’atto definitivo, cioè l’annullamento del titolo edilizio, l’ordine di demolizione oppure l’applicazione di una semplice sanzione di tipo pecuniario.