La fascia di rispetto cimiteriale si può ridurre, e quali possono essere le casistiche alle quali si può applicare tale riduzione? In relazione a tale fattispecie è intervenuto recentemente il TAR Marche, sezione I, con la sentenza 19 febbraio 2018 numero 125.

Fascia di rispetto cimiteriale, le regole e le interpretazioni

A seconda dei differenti regolamenti, e delle leggi nazionali, si prevede la necessità di avere una fascia di rispetto cimiteriale che dovrebbe sempre essere rispettata.

Infatti, questa vuole essere una garanzia rispetto alla separazione tra gli edifici dedicati alle attività e alle abitazioni e le aree per la tumulazione, soprattutto per elementi di igiene.

In alcuni casi, però, si potrebbe riscontrare la necessità di ridurre la fascia di rispetto cimiteriale.

L’orientamento giurisprudenziale maggiormente diffuso indicherebbe come la riduzione della fascia sarebbe possibile solamente per tutti quegli interventi che riguarderebbero l’interesse pubblico.

A queste pronunce se ne aggiungono altre per le quali non si andrebbe ad escludere la sussistenza di situazioni particolari nelle quali sarebbe possibile legittimare la riduzione della fascia anche per esigenze legate ai privati.

Quindi, una tantum sarebbe possibile derogare a questa “intoccabilità” della fascia di rispetto cimiteriale.

Guardando alle pronunce, sarebbe possibile sottolineare come ciò possa accadere nei casi in cui un intervento di edilizia privata sia necessario e potrebbe determinare delle difficoltà, in futuro, per l’ampliamento eventuale del cimitero stesso.

Ovviamente, così com’è stato sottolineato dai giudici amministrativi, ogni caso sarebbe da valutare a sé in quanto sarebbero sempre da prendere in considerazione gli interessi sottesi alla richiesta.