I cantieri edili si riferiscono a tutte quelle aree di lavoro costituite a livello temporaneo, nelle quali si potrà svolgere la costruzione di un’opera.

Nell’aprire un cantiere edile sarà necessario rispettare alcuni adempimenti che saranno soprattutto burocratici e fiscali e che saranno fondamentali allo scopo di poter svolgere l’attività di costruzione in modo regolare.

Vediamo quali sono gli adempimenti richiesti per i cantieri edili.

Gli adempimenti richiesti per i cantieri edili

Tra gli adempimenti per i cantieri edili si ricordano, innanzitutto, quelli indicati dall’articolo 35, comma 3, del DPR 633 del 1972 che obbliga il soggetto contribuente alla comunicazione, in questo caso per via telematica, entro 30 giorni dall’apertura del cantiere stesso dell’inizio dei lavori.

La comunicazione dovrà essere effettuata all’Agenzia delle Entrate e riguarda anche tutte le variazioni che potranno intervenire in merito all’organizzazione o all’ubicazione dei cantieri stessi.

Inoltre, la comunicazione riferita all’apertura dei cantieri edili dovrà essere effettuata anche all’ufficio IVA. Questo dovrà accadere, in modo particolare, per tutti i cantieri che abbiano una durata e una consistenza rilevante, che superi i tre mesi.

In questi casi, le comunicazioni dovranno essere effettuate all’ufficio IVA che si trovi nel luogo in cui dovrà essere realizzata l’attività che sia connessa all’appalto.

Un altro adempimento richiesto consiste nella dichiarazione che dovrà essere effettuata al Registro delle Imprese. Questo adempimento dovrà essere realizzato solo nel momento in cui il cantiere si riferisca alla realizzazione di attività di vendita e di commercio.

Potranno essere esentati da queste comunicazioni i cantieri nei quali non siano impiegate più di cinque persone e quelli che non durino più di 15 giorni.