Il cambio di destinazione d’uso per un terreno può sempre comportare la necessità di seguire passaggi e di effettuare modifiche, che possono essere differenti a seconda del tipo di destinazione originaria e di quella ottenuta alla fine del cambio stesso.

Per questo motivo, in alcuni casi, ci si potrebbe chiedere a quale livello si possa trovare un particolare cambio di destinazione d’uso.

In relazione ad un caso di specie è intervenuto il TAR Lombardia, sezione I di Brescia, con la sentenza 27 dicembre 2017, numero 1483.

Passaggio da destinazione agricola a commerciale

Nel caso di specie, il Tribunale Amministrativo lombardo si è dovuto occupare di un cambio di destinazione d’uso da agricolo a commerciale.

In questi casi, essendoci un aumento del carico urbanistico determinato proprio dalla nuova destinazione d’uso, saranno necessarie le autorizzazioni richieste per trasformare il terreno da agricolo a commerciale.

Questo anche perché si può legittimamente pensare che, per l’installazione di un’attività commerciale sarà necessaria la creazione di opere che possono agire in modo rilevante sul terreno, sulla sua funzionalità e sulla sua morfologia.

Il TAR, quindi, ha rimarcato questo concetto, ricordando come i cambi tra diverse categorie funzionali richiedano sempre delle specifiche autorizzazioni. Le categorie riconosciute dalla legge sono, infatti, quella residenziale, quella turistico-ricettiva, quella produttiva, quella commerciale e, infine, quella rurale.

 

Le categorie, quindi, sono accettate ma per poter effettuare un cambio tra le differenti categorie bisognerà sempre ottenere le autorizzazioni previste dalla legge, in modo da consentire sempre il controllo, da parte della PA, del rispetto degli standard di legge.