Una delle sanzioni previste dalla legge, nel caso di abuso edilizio, è sicuramente costituita dalla demolizione degli edifici abusivi. Infatti, essa è la pena con più ampia efficacia, capace di eliminare quello che sia il risultato effettivo dell’opera che sia stata messa in pratica dal privato o da un’azienda.

Ci si potrebbe chiedere a che punto si sia giunti con la demolizione degli edifici abusivi, e come ci si stia muovendo su questo fronte. Per rispondere a queste domande è stato realizzato un rapporto specifico della Conferenza delle Regioni.

La Conferenza delle Regioni e le valutazioni sulla demolizione

In merito alla demolizione di edifici abusivi è intervenuta qualche giorno fa la Conferenza delle Regioni, la quale ha avuto modo di segnalare tutta una serie di problematiche, che andrebbero a provocare un rallentamento effettivo nell’applicazione di questo tipo di sanzione.

Infatti, uno dei limiti che i Comuni devono affrontare sarebbe sicuramente costituito dalla mancanza delle risorse finanziarie, elemento che in parte sarebbe stato recuperato grazie alla previsione di un fondo pari a 10 milioni di euro all’interno della Legge di Bilancio 2018.

Le risorse finanziarie sarebbero utili anche per supplire alla carenza di personale in relazione sempre alle demolizioni e allo scopo di andare a velocizzare tutto il procedimento legato ai ricorsi.

In alcuni casi, com’è accaduto per il DDL Falanga, è stato anche “difeso” l’abusivismo edilizio, soprattutto nei casi di necessità, ad esempio in tutte quelle situazioni nelle quali ci sia una effettiva carenza di alloggi.

Le previsioni della Legge di Bilancio 2018, quindi, andrebbero a fare un po’ il punto della situazione, recuperando tutte le contraddizioni che si sarebbero accumulate con i precedenti provvedimenti.