I materiali pericolosi per l’edilizia sono di diverso tipo. Infatti, in questa definizione vengono ricompresi differenti tipi di materiali che si utilizzano, in modo abbastanza frequente, in ogni tipo di cantiere.

Per capire come comportarsi in relazione a tali tipologie di elementi, sarà necessario in primo luogo comprendere quali materiali rientrino in questo gruppo.

Quali sono i materiali pericolosi?

I materiali pericolosi comprendono davvero molte categorie. Esse si possono elencare, in modo sintetico, di seguito:

  • Gli adesivi;
  • Gli additivi che possono essere usati per i calcestruzzi e che comprendono, i plasticizzanti, gli acceleranti, i ritardanti e gli areanti;
  • I detergenti per le murature, come quelli antimuffa e anti alghe;
  • I trattamenti protettivi e quelli decorativi per diverse superfici;
  • Gli intonaci a base di resine, di silicati e a base di schiume;
  • Tutti i solventi;

Come gestire i materiali pericolosi

I materiali pericolosi in edilizia devono essere gestiti in modo particolare. Infatti, preliminarmente rispetto al loro utilizzo sarà necessario che tali prodotti vengano analizzati e poi vengano accompagnati da specifici certificati.

Questi certificati dovranno essere rilasciati da laboratori che siano stati previamente accreditati. Quindi, il laboratorio dovrà essere stato riconosciuto competente a livello tecnico nel momento in cui esso abbia la possibilità di effettuare alcune prove.

L’accreditamento sarà stato effettuato da un ente terzo, che per il nostro Paese è Accredia, un ente volontario e che accoglie le prove riferibili ad ogni tipo di laboratorio che voglia ottenere questo tipo di riconoscimento per poter operare nel campo dei materiali pericolosi.