Le variazioni del Piano Regolatore di un determinato territorio possono sicuramente avere un effetto rilevante su quelle che sono le pretese dei soggetti che abitino in una città o in un paese per il quale il piano sia stato effettivamente realizzato.

Ci si potrebbe chiedere che cosa accada nel momento in cui venga approvato un nuovo piano regolatore a tutto ciò che era stato fatto prima. In relazione a tale problematica è intervenuto il TAR Puglia, sezione III di Bari, con la sentenza 7 dicembre 2017 numero 1262.

Come interpretare le variazioni al Piano Regolatore

In particolare, il Tribunale Amministrativo si è occupato di un caso nel quale il piano regolatore era stato sostituito con uno nuovo.

Il TAR ha specificato come essendoci una successione nel tempo delle norme, le variazioni al Piano Regolatore si dovranno interpretare al pari dell’approvazione di una nuova legge. Quindi, le nuove disposizioni sostituiscono del tutto quelle precedenti con riferimento alle diverse zone sulle quali insisteranno le modifiche approvate.

Quindi, andando a confermare una giurisprudenza già consolidata nel passato, anche il TAR ha voluto specificare come il nuovo piano regolatore sia prevalente rispetto a quello vecchio, non possa essere assolutamente disatteso (e quindi dovrà essere applicato in concreto) e possa sostituire in modo integrale le vecchie disposizioni previste all’interno del piano.

Questo perché la pianificazione urbanistica è sicuramente dinamica e le nuove norme che vengono approvate hanno lo scopo di adeguare il territorio alle modifiche e anche alle nuove esigenze che si possono presentare nel tempo.