Riuscire ad avere un terreno edificabile è il desiderio di molti, ma in relazione proprio alla decisione sull’edificabilità del terreno ci si chiede chi sia competente per merito.

Con riferimento a tale fattispecie è intervenuta la Corte di cassazione, con la sentenza 15692 del 2017, nella quale è stata fatta chiarezza proprio in relazione a tale fattispecie.

Un terreno edificabile può non esserlo più?

Ci si chiede, in particolare, se un terreno edificabile, indicato come tale all’interno del piano regolatore, possa smettere di essere considerato tale anche a seguito di una decisione successiva.

Per la Cassazione, questo è possibile in quanto i giudici potrebbero decidere in modo opposto rispetto a quanto indicato dal Comune stesso. Questo può accadere, ad esempio, nel caso in cui la potenzialità di edificazione relativa al terreno sia particolarmente difficile o remota.

In un’eventuale decisione realizzata dal Tribunale sarà il Comune a dover provare la possibilità di edificare su un determinato terreno, dovendo anche allegare le prove del suo valore veniale specifico.

Inoltre, sempre secondo quanto indicato dalla Cassazione, il giudice tributario, che è quello competente a decidere in relazione a tali fattispecie, sarà obbligato ad orientare il proprio giudizio sulla base di criteri concreti e non utilizzando semplicemente le teorie e le disposizioni di legge.

Infatti, un terreno che molti potrebbero definire edificabile potrebbe non esserlo nella pratica,  e potrebbe essere vero anche il contrario. Un questo modo la Cassazione ha consentito ai giudici tributari di avere un ampio margine a livello decisionale.