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La chiusura di un portico, in modo che questo non sia più accessibile dall’esterno, quale titolo edilizio può richiedere? Essendo di particolare interesse generale, la fattispecie è stata analizzata ulteriormente dal TAR Calabria, nella sezione Reggio Calabria, con la sentenza 24 novembre 2017, numero 941 con la quale è stato anche possibile fare chiarezza su alcuni punti della questione.

Chiusura di un portico e valenza pratica

La chiusura di un portico potrebbe sembrare un lavoro di poco conto da parte di chi lo metta in pratica sulla sua proprietà, tuttavia a livello pratico non sarebbe così.

Infatti, la chiusura di un portico che esistesse anche in precedenza determinerà, da un punto di vista urbanistico, quello che sarà un aumento della volumetria dell’immobile rispetto al quale il portico sia stato realizzato.

Inoltre, dal punto di vista puramente estetico, questo comporterà anche una modifica della facciata della casa.

Chiusura di un portico a livello giurisprudenziale

Proprio tenendo conto di queste caratteristiche, il Tribunale Amministrativo ha sottolineato come la chiusura di un portico, in questi casi, si possa certamente delineare come la realizzazione di una nuova costruzione. Per questi motivi si riterrà necessaria la richiesta, e il successivo ottenimento, del permesso di costruire.

Non si tratterà, invece, di una semplice trasformazione, per la quale non sarebbe necessario avere a disposizione il titolo autorizzativo da parte della Pubblica Amministrazione.

Infatti, la trasformazione richiederebbe dei semplici interventi di manutenzione o di restauro conservativo, non di vera e propria chiusura di un’area della proprietà.