Le costruzioni abusive sono certamente uno dei temi dei quali la giurisprudenza amministrativa si occupa maggiormente, anche perché sono sempre più riscontrate a livello pratico in differenti zone del nostro Paese.

In modo particolare, ci si può chiedere su chi incomba l’onere della prova relativamente ad una costruzione abusiva. Proprio con riferimento a questa fattispecie è intervenuto il TAR della Puglia, nella sezione III di Bari, con la sentenza 23 novembre 2017, numero 1213.

Costruzioni abusive e tipi di prove

Si potrebbe pensare che l’onere della prova in merito alle costruzioni abusive possa essere affidato all’amministrazione che si occupi di sanzionare il soggetto privato.

In realtà, l’onere incombe, così come ribadito nuovamente dal Tribunale Amministrativo pugliese, sul privato. Tale onere riguarderà non la semplice costruzione di per sé, ma l’epoca nella quale l’immobile sia stato realizzato.

Per adempiere a tale obbligo il soggetto privato dovrà produrre documenti, fotografie e tutto il materiale che può servire per individuare con certezza il momento nel quale l’immobile sia stato costruito.

E l’Amministrazione Pubblica? Su di essa non incombono particolari oneri della prova. Tuttavia, il Comune avrà sempre la possibilità di sanzionare il soggetto che abbia effettuato una costruzione abusiva in diversi modi, sino ad arrivare alla pena più grave che è quella relativa al provvedimento di demolizione.

Quindi, nel caso in cui il privato voglia provare di aver costruito in un’epoca nella quale disponeva già dei titoli abilitativi, sarà obbligato a provarlo producendo l’adeguata documentazione nei confronti della Pubblica Amministrazione che lo voglia sanzionare.