L’ equo compenso per i professionisti sarebbe stato recepito all’interno del nuovo decreto fiscale. Questa è un’ottima notizia anche per tutti coloro che si trovino a lavorare nel settore dell’edilizia, dopo le indicazioni, provenute da più fonti, sulla possibilità di lavorare gratuitamente, ad esempio per gli architetti.

Il decreto, infatti, è stato approvato finalmente dal Senato ed è stato inserito anche un emendamento dalle proporzioni rilevanti, che è andato a sostituire il precedente Disegno di legge 2942 che doveva ancora essere convertito in legge.

L’ equo compenso e le sue caratteristiche

Com’è stato indicato, sembra che sarà possibile per i professionisti di differenti settori, tra i quali si annovera certamente anche quello dell’edilizia, pretendere l’equo compenso. I settori ricompresi sono molti e vedono il coinvolgimento anche di quelli che non prevedono la presenza di un Ordine Professionale.

Il compenso, per poter essere definito come Equo, dovrà quindi essere stabilito in modo proporzionale rispetto sia alla quantità sia alla qualità del lavoro concretamente svolto. Altri elementi che verranno presi in considerazione per poter definire l’equo compenso saranno anche il contenuto e le altre caratteristiche del lavoro realizzato dal professionista.

In questo modo sarà possibile per chiunque lavori, ad esempio con una partita IVA, e presti la propria opera nei confronti di soggetti pubblici o privati far valere il principio dell’Equo Compenso in modo sicuro. Infatti, sarà finalmente la legge a vincolare i committenti a riconoscere una paga non solo proporzionata, ma anche giusta dal punto di vista qualitativo a chi abbia lavorato.