Ci si può basare sulle segnalazioni dei vicini di casa per sanzionare un abuso edilizio? Questo sembrerebbe possibile, almeno secondo le indicazioni della sentenza del TAR Campania, Sezione VI di Napoli del 7 novembre 2017, numero 5198.

Non si parla, ovviamente, immediatamente di sanzione all’interno della sentenza, ma ci si riferisce, in primo luogo, alla possibilità di eseguire accertamenti nel caso in cui un vicino confinante segnali un possibile abuso edilizio.

A cosa servono le segnalazioni dei vicini

In modo specifico, il Tribunale Amministrativo ha rimarcato quella che è la giurisprudenza ormai consolidata in tema di segnalazioni dei vicini per gli abusi edilizi, specificando come chi sia confinante rispetto ad una persona che non si attenga alle disposizioni legislative possa intervenire in modo da far venir meno l’inerzia degli organi che sarebbero preposti ad intervenire in merito agli abusi stessi.

Quindi, il vicino di casa, avendo un interesse legittimo in quanto proprietario di un terreno o immobile confinante, ha la possibilità di richiedere al Comune, nel momento in cui questo non sia ancora intervenuto, di mettere in pratica i provvedimenti sanzionatori previsti dall’ordinamento.

In questi casi si tratterebbe della realizzazione della procedura del così detto silenzio-inadempimento e del suo contrasto da parte di chi abbia un interesse legittimo.

Il Comune, dal suo punto di vista, non dovrà ovviamente essere obbligato a sanzionare immediatamente gli abusi, ma dovrà comunque occuparsi di rispondere a chi abbia inviato la segnalazione specificando le motivazioni di un’eventuale decisione in relazione al terreno o all’immobile.