Si potrebbe pensare che la morte annulli ogni debito, ma questo potrebbe non accadere nei casi di comminazioni di sanzioni per abuso edilizio. Infatti, come accade per molte altre obbligazioni che riguardavano il così detto de cuius, cioè della persona in merito alla quale si stia trattando il tema dell’eredità, anche quelle riferite agli abusi edilizi possono passare a chi abbia ereditato le proprietà e i beni del defunto.

In relazione a questa trasmissibilità per le sanzioni per abuso edilizio è intervenuto il TAR Calabria, sezione II di Catanzaro, con la sentenza 6 novembre 2017, numero 1694.

La pronuncia del TAR

In merito alle sanzioni per abuso edilizio, e alla loro eventuale trasmissione per via ereditaria, ha potuto fare chiarezza proprio il Tribunale Amministrativo con la recente sentenza.

In generale, la giurisprudenza specifica come le sanzioni pecuniarie che vengano comminate per gli abusi edilizi non siano sanzioni di tipo punitivo. Le sanzioni punitive, infatti, sono quelle che si correlano in modo esclusivo rispetto alla responsabilità personale dell’autore della violazione, come può accadere per i reati.

Nel caso dell’abuso edilizio, le sanzioni sono misure che hanno spesso la finalità di ripristinare lo stato dei luoghi ed hanno un carattere spesso di tipo esclusivamente patrimoniale. Per questo motivo esse possono essere trasmesse agli eredi e agli aventi causa, che dovranno continuare a rispondere pagando quanto richiesto a seguito della violazione.

In questo modo, quindi, sarà sempre possibile ravvisare il ripristino, anche a livello economico, della situazione di diritto che abbia visto la violazione.