La partecipazione alle gare d’appalto subirà alcune modifiche grazie all’approvazione di nuove regole. Queste, in particolare, potranno essere contenute all’interno del decreto ministeriale 374 del 2017 che ha ottenuto il via libera del Consiglio di Stato ed è stato anche registrato alla Core dei Conti.

Le regole che verranno modificate si riferiranno alle attività legate agli scavi archeologici, al restauro di immobili che fossero stati sottoposti a tutela e a tutte le operazioni che si riferiscano a superfici decorate relative a beni architettonici.

Le nuove regole per le gare d’appalto per i beni culturali

Il Decreto inizia a definire le nuove procedure per le gare d’appalto che si riferiscano ai beni culturali. Qui si indica come chi partecipi a tali appalti dovrà dimostrare di possedere la qualifica specifica per eseguire i lavori e anche l’attestato dell’autorità che sia preposta alla tutela del bene per garantire il buon esito degli interventi che verranno eseguiti.

Il certificato potrà essere rilasciato dalla soprintendenza oppure, nel caso di lavori al di sotto dei 40 mila euro, anche dall’amministrazione aggiudicatrice.

Inoltre, chi voglia partecipare all’appalto dovrà dimostrare anche di aver già eseguito dei lavori relativi ai beni culturali per almeno il 70% dell’importo per il quale venga richiesta la nuova autorizzazione.

In questo caso, quindi, si diminuisce il valore che veniva precedentemente richiesto, che era del 90% rispetto all’importo della classifica per cui venga richiesta la successiva iscrizione.

Infine, saranno premiati coloro che si avvalgano di personale specializzato che sia in possesso di titoli specifici per eseguire i lavori di restauro e conservazione.