Le zone vincolate dal Comune possono sempre subire delle modifiche di destinazione e il vincolo che era stato imposto dall’Amministrazione può sempre venire meno.

Tali zone, dopo la scadenza delle indicazioni comunali, sono denominate zone bianche. In relazione proprio a tali porzioni di territorio ci si potrebbe chiedere quale fine facciano i vincoli e come ci si debba comportare. In merito è intervenuto il TAR della Toscana, nella sezione I, con la sentenza 5 ottobre 2017, numero 1165.

Come regolare le zone vincolate diventate zone bianche

Un’area che fosse stata precedentemente una delle zone vincolate, una volta scaduta la limitazione imposta dall’Amministrazione, viene indicata come zona bianca, ossia un’area che non sia urbanisticamente disciplinata.

Proprio in relazione a tali aree non si può pensare che si determini in automatico una destinazione d’uso. Dovrà, così com’è stato indicato anche dal Tribunale Amministrativo toscano, essere determinata tale destinazione direttamente dal Comune.

Nel frattempo, l’area permarrà nella forma della zona bianca. Inoltre, sempre all’interno della sentenza è stato esaminato il caso di un Comune che non si preoccupi per lungo tempo di intervenire sulle zone bianche.

Il prolungato soprassedere in relazione a tali aree del territorio consentirà al privato, qualora questo sia interessato alla zona, di ricorrere contro il  silenzio inadempimento dell’Amministrazione Comunale. Il Comune, infatti, dovrebbe attivarsi anche indipendentemente dall’impulso del privato.

Quindi, per la legge, e anche per la giurisprudenza, non sarà mai possibile lasciare in sospeso le aree che non abbiano più vincoli di destinazione d’uso. Sarà sempre il Comune a dover intervenire per determinare tale utilizzo in modo preciso.