Sarebbero stati stanziati ben 10 milioni di euro attraverso l’ Art Bonus, per consentire tutti gli interventi di restauro, manutenzione e protezione dei diversi beni culturali di proprietà pubblica.

Questo stanziamento è stato reso possibile grazie al protocollo d’intesa che è stato sottoscritto tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e l’Istituto per il Credito Sportivo, di concentro con l’Ales Arte Lavoro e Servizi.

In che cosa consiste nel dettaglio l’utilizzo dell’Art Bonus?

Art Bonus, in che cosa consistono i mutui agevolati?

Nello specifico, i 10 milioni di euro che sono stati messi a disposizione dei Comuni nell’ambito dell’Art Bonus sono stati destinati, per il 50%, ai piccoli Comuni che potranno a riguardo chiedere i famosi mutui agevolati.

Per singolo intervento le amministrazioni pubbliche potranno richiedere un massimo di 500 mila euro, proprio nella forma del mutuo. Inoltre, la richiesta potrà riguardare solamente progetti che siano già stati approvati e che abbiano ricevuto le autorizzazioni necessarie per la prosecuzione dei lavori.

Inoltre, il progetto dovrà avere ricevuto donazioni private per almeno il 60% dell’importo di spesa previsto a preventivo. Sarà possibile ottenere finanziamenti superiori nel caso in cui questi si rendano necessari: si determinerà di volta in volta il tasso per la restituzione del denaro da parte del singolo Comune.

Le domande per il mutuo dovranno essere presentate nel termine di tre anni dalla sottoscrizione del protocollo e per il finanziamento sempre di importi che rispettino quanto già indicato. Inoltre, qualora l’importo richiesto non sia più finanziabile, per esaurimento delle risorse nel termine del triennio, sarà possibile integrare l’importo.