Sommario

Al giorno d’oggi è impossibile pensare a professioni come quelle di architetti, ingegneri e geometri che non utilizzino dei software specifici per il loro lavoro. Per un architetto ad esempio, è ormai indispensabile l’utilizzo di software di grafica: il disegno a mano libera, in epoca moderna, si limita solamente agli schizzi preliminari di un progetto, per poi passare alle fasi successive di digitalizzazione dell’idea, fino all’elaborazione di un modello 3D e di un’immagine virtuale (rendering).

Ecco che, chi decide di avviare uno studio di architettura, ha necessità di utilizzare programmi all’avanguardia utili per svolgere in maniera più professionale il suo lavoro. Vediamo dunque come scegliere il software di progettazione più adatto per esercitare la professione di architetto.

 

Software indispensabili per un [amazon_textlink asin=’B079NCHMJG’ text=’architetto ‘ template=’ProductLink’ store=’ilportalede09-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b5c3f3d6-a1e9-11e8-8284-a1c71fc2f5ed’]

Software di grafica 2D

Il più richiesto e, allo stesso tempo il più conosciuto è AutoCad di Autodesk. E’ un software che qualsiasi architetto deve conoscere e saper utilizzare bene. Si tratta di un programma di grafica 2D che dà la possibilità anche di eseguire una modellazione 3D molto dettagliata. Attraverso questo software, un progettista è in grado di creare una serie di disegni tecnici (piante, prospetti sezioni, proiezione ortogonale, assonometrie), spesso finalizzati alla creazione di un progetto di un edificio.

BIM

Al giorno d’oggi, molti grandi studi di architettura (Renzo Piano Building Workshop e lo Studio di Santiago Calatrava sono un esempio) richiedono ottime conoscenze di software BIM (Building Information Modelling). E’ una tecnologia in grado di associare ad un oggetto BIM tutti i dati necessari ai software per effettuare automaticamente analisi funzionali, calcolare consumi energetici, generare piani e sezioni e stimare il costo finale di tutto il progetto, lasciando così la possibilità al progettista di dedicare più tempo alla pura fase di design. Tra i più famosi vi è Revit, il BIM di casa Autodesk.

 

Programmi per rendering

Per far apprezzare il progetto anche a persone meno “tecniche” e meno esperte, è utile rendere la rappresentazione architettonica sempre più reale attraverso software per la modellazione 3D, il rendering e l’animazione. Tra i più utilizzati vi sono 3D Studio Max e Cinema4D. Le differenze fra le due interfacce sono minime, come anche i motori di render: viene utilizzato sempre Vray. Un altro software che merita di essere menzionato nel campo del rendering è Sketchup; molto apprezzato poiché gratuito e facile da utilizzare.

Software per il calcolo strutturale

Questa tipologia di software infatti consente di effettuare le verifiche strutturali come modellazione tridimensionale dell’edificio, analisi sismica statica e dinamica, progetto travi, pilastri, i cedimenti differenziali, le verifiche di scorrimento, l’analisi su eventuali spostamenti e distorsioni in fondazione sulle strutture in elevazione ecc. Un esempio è Travilog Titanium 4 di Logical Soft.

Programmi di impaginazione e post produzione

I più richiesti e conosciuti sono Adobe Photoshop e Adobe InDesign. Studi  internazionali come quello di Renzo Piano, richiedono la padronanza di Lightroom, un programma fotografico sviluppato da Adobe Systems. Progettato per assistere i fotografi professionisti nel gestire grossi quantitativi di immagini nel corso del processo di post produzione; proprio per la post produzione, viene utilizzato anche in ambito architettonico per il “ritocco” dei render.