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Idropittura ai silicati: cos’è

Le idropitture ai silicati, grazie alla loro alta traspirabilità e permeabilità, sono estremamente adatte per interventi di restauro. Si tratta di pitture costituite da materiali a base di silicato di potassio che, reagendo con l’anidride carbonica presente nell’atmosfera e con gli elementi che compongono l’intonaco, sono in grado di sviluppare un forte potere fissante. Nel momento in cui avviene la reazione chimica con l’intonaco, la pittura al silicato forma uno strato compatto resistente nel tempo.

 

Quali sono le caratteristiche

Le idropitture ai silicati si distinguono per le seguenti caratteristiche:

  • Non combustibilità.
  • Stabilità al calore.
  • Potere consolidante per il supporto.
  • Resistenza all’acidità ambientale.
  • Permeabilità al vapore.
  • Traspirabilità.
  • Assenza di formazione di pellicole.
  • Basso impatto ambientale.
  • Stabilità ai raggi UV e alla luce.
  • Alta resistenza alle intemperie.
  • Azione bioacida contro funghi, licheni, alghe, muschi.
  • Economicità.
  • Assenza di uso di solventi organici.

 

Principali usi

Le idropitture ai silicati possono essere utilizzate sia per esterni che per interni su qualsiasi intonaco a base di calce, malta bastarda o malta cementizia, sia nuovo che antico. Sono particolarmente adatte per la tinteggiatura di superfici esterne di palazzi particolarmente esposti agli agenti atmosferici o ad atmosfere aggressive, come ad esempio in città particolarmente inquinate.

Vengono utilizzate sia su edifici di recente costruzione sia su immobili oggetto di restauro architettonico e, quindi, antichi. Per tali motivi, queste pitture rappresentano una valida alternativa alle più classiche pitture a base di calce. Rispetto a quest’ultime, infatti, pur presentando una struttura minerale simile, assicurano prestazioni e durata di gran lunga superiori, soprattutto in relazione all’alta resistenza agli agenti atmosferici, fisici e meccanici.

 

Vantaggi e svantaggi

I vantaggi delle idropitture ai silicati sono rappresentati dalla loro resistenza al calore, al gelo, alla pioggia battente. Si caratterizzano per la loro azione fungicida e per la loro capacità di prevenire la formazione di alghe e muschi. Per quanto concerne gli svantaggi, essi si focalizzano sulla necessità di preparare in maniera idonea la superficie da tinteggiare se non si vuole rischiare di avere un effetto irregolare, macchie e croste che rovinano il risultato finale. Inoltre se le condizioni ambientali non sono favorevoli, si rischiano problemi di aderenza, screpolature e distacchi della pittura.

 

Come si utilizzano le idropitture ai silicati

Le idropitture ai silicati vanno preferibilmente scelte in toni pastello, in modo da non evidenziare le irregolarità del supporto, oltre che evitare di amplificare eventuali piccole macchie o le varie attaccature delle riprese pittoriche effettuate durante il periodo di stesura. Vanno diluite con acqua al 30% circa, ma bisogna sempre seguire le dosi indicate su ogni confezione.

Risulta fondamentale la preparazione del supporto che deve essere pulito, asciutto, senza residui di oli o resine. Dopo aver trattato il supporto con impregnante, che va applicato con un pennello, è possibile stendere l’idropittura ai silicati con il pennello o con il rullo, prestando attenzione a non farla colare e a non ripassare due volte sulla stessa parte. E’ possibile dare una seconda mano di pittura dopo 24 ore. Dopo aver tinteggiato è comunque necessario attendere due settimane per una corretta essiccazione.